Alessandro Rossi e la Sebastiani Rieti si separano. Arrivata l’ufficialità tra le lacrime del patron Pietropaoli

A Casa Real stamane, sabato 31 maggio, la Società reatina, nella persona del proprietario Roberto Pietropaoli, ha ufficializzato la separazione da coach Alessandro Rossi.

“Penso che quest’anno sia stata la miglior stagione, siano arrivati quarti nel Campionato più difficile della storia della Serie A2, con squadre che avevano un budget molto superiore al nostro – dichiara Roberto Pietropaolo – siamo stati massacrati per aver mandato via Jazz, ma alla fine i conti tornano. Potevamo, forse, arrivare a Gara4. Non c’è rimpianto quando la squadra e l’allenatore hanno dato tutto. La Sebastiani è forte, è la più grande realtà di questa Città, e la squadra più grande di Rieti, abbiamo riportato il nome di Rieti in tutta Italia con due dirette RAI. Adesso c’è solo da ringraziare questo uomo (coach Rossi ndr) e la squadra intera. Grazie a mia moglie che mi sopporta soprattutto l’inverno durante le partite. Ringrazio anche me stesso, vengo da una malattia seria e grave, e non dimentico che a giugno io, mia moglie e mia figlia eravamo in un tunnel buio che fortunatamente ha visto la luce. Questa Città deve sapere: sarò monotono e antipatico, ma le Istituzioni debbono prendere atto di cosa è la Società più importante di Rieti. I numeri valgono non solo per spartirsi le poltrone nella politica, ma valgono anche nello sport. Chi è bravo va avanti, chi non lo è si ferma, non per me, ma per rispetto dei tifosi che hanno a cuore la Sebastiani. La prossima settimana si andrà dal notaio e cancelleremo la parola REAL. Per me sarà sempre e soltanto Sebastiani Rieti. Tutto nasce la scorsa estate con la mia situazione personale, Alessandro aveva richieste dalla Fortitudo Bologna, io mi ero opposto, la squadra era pronta, e al di là di una legittima pretesa della Fortitudo ho chiesto un by-out che sapevo sarebbe stato rifiutato. Dopo tre giorni lo stesso coach Rossi mi chiamò dicendomi che voleva restare e che era giusto così. Gli feci una promessa: nel caso in cui Alessandro avesse avuto la voglia e la fortuna di altre ‘situazioni’, magari migliori, la Sebastiani avrebbe assecondato questo grande uomo. Al di là dell’essere un grande allenatore. Di fronte ad un grande uomo i risultati non contano nulla, per me è Alessandro non coach Rossi. Sarò il suo primo tifoso. Penso che la Sebastiani aveva il dovere di lasciarlo andare. Ha capito in pieno il mio carattere. Abbiamo condiviso qualche lacrima, ma tante gioie. Abbiamo costruito una grande squadra. La Sebastiani ha accettato una sua volontà, per me contano gli affetti e le amicizie. La Sebastiani sarà per sempre casa sua. Mi complimento con lui: è stato cinque anni con la NPC, in un momento particolare dove c’era tanta divisione, e fare l’allenatore della Sebastiani in un città piccola come la nostra, non era facile. Si è messo la nostra maglia ed ha fatto il condottiero. Qui gli va fatto un grande applauso. So io le cose che sono state dette a questo uomo. Non sono state giuste le critiche fatte, perché avrà sbagliato qualche quintetto, qualche approccio, ma lo ha fatto sempre in buona fede, per il bene della Sebastiani. Nella vita solo chi fa sbaglia. Onore a te Alessandro”.

“E’ partito tutto da qui due anni fa – commenta coach Rossi – abbiamo tutti quanti speso energie fisiche e mentali: me, lo staff, il Presidente, il Club intero. Risorse investite che hanno prodotte qualcosa si bello: due semifinali play-off. Per me, inoltre, il successo è stato il trasmettere qualcosa, sono orgoglioso di aver fatto parte della Sebastiani creando un percorso importante. La fortuna di questa Società è la Società stessa. Chi saprà integrarsi in questo contesto ne beneficerà, il Club è solido. Ho scoperto una persona stupenda, parlo di Roberto Pietropaoli, me lo avevano presentato come un pazzo furioso, in realtà è stupendo. Ho appreso tanto stando qui, ed il pres con la sua franchezza ha avvalorato la mia scelta. Spesso a Roberto gli ho detto: ‘Ma chi te lo fa fare?’ perché a volte mi dispiace che il progetto non sia stato sostenuto come merita, soprattutto per gli sforzi del Club. Ringrazio tutte le persone che ci sono state vicine, staff tecnico, tifosi, ho trovato un ambiente di lavoro professionale ed umano. Questo sarà anche uno sponsor per attirare in futuro qui giocatori e dirigenti. Abbiamo lavorato tanti lunedì in ufficio, anche se eravamo distrutti dalle trasferte, per risolvere i problemi e migliorarci, e questa è una grande soddisfazione, dando tutto. Sono emozionato, ringrazio tutti per questi due anni bellissimi, e sempre Forza Sebastiani!”