Da Gennaio ad oggi, i reclusi sono aumentati nella sola regione Lazio e sono attestati sempre sopra dei 6500: sono questi i dati che certificano, in maniera inequivocabile, l’inutilità nel Lazio della “legge svuota carceri” o come per esempio dell’ultimo indulto.
"Ormai – ha detto il numero due del Lisiapp – Frongia – non si parla più del provvedimento varato dal governo a Dicembre che, secondo le stime, avrebbe dovuto svuotare le carceri concedendo la possibilità di scontare agli arresti domiciliari l’ultimo anno di pena. Nella nostra regione non solo non si sono visti i benefici ma, anzi, i reclusi continuano a crescere in maniera impressionante, con tutte le drammatiche conseguenze che questo implica".
Infatti, dopo un leggero decremento delle presenze registrato a inizio anno, il trend dei reclusi nelle carceri della regione è tornato a salire, rispetto ad un anno fa quando i detenuti erano 6.082. Ancora senza soluzione i casi, da tempo segnalati dall’organizzazione sindacale Lisiapp, delle strutture di Rieti e Velletri dove oltre 700 nuovi posti restano utilizzati per carenza di personale di polizia penitenziaria. "l’esperienza di questi mesi dimostra – conclude Frongia – che sovraffollamento, Inadeguatezza delle strutture, cronica carenza di risorse umane e finanziarie oltre che mancata condivisione delle problematiche degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria e tutte le altre criticità del pianeta carcere dovrebbero essere risolte con un intervento strutturale che parta dalla politica".