A RUOTA LIBERA SI IMPONE AL PALASOJOURNER

A Ruota Libera

Partita a due velocità per A Ruota Libera che, tra le mura del PalaSojourner, si impone 82-55 sul Basket Seregno Gelsia. Parte male la squadra di coach De Pieri che fatica ad entrare in partita.

Complici le due settimane di stop e gli infortuni che tengono lontano dal parquet Jarret Bryant per tutta la gara e Mosler nel primo quarto. Tanti gli errori al tiro per la formazione amaranto celeste in quella che doveva essere una gara, almeno sulla carta, molto più facile di quanto si sia in realtà rivelata.

Seregno, però, non ne approfitta. Il primo periodo si chiude sul 16-10. La partita imbocca allora i binari dell’equilibrio e diventa un botta e risposta tra le due formazioni. Seregno prova a mettere in un paio di occasioni il naso avanti, ma Rieti respinge l’assalto chiudendo il secondo quarto sul punteggio di 31-32. Coach De Pieri però non ci sta: per la prima volta dall’inizio del campionato richiama i suoi negli spogliatoi al termine del primo tempo per vederci chiaro.

E tornati in campo i risultati si vedono. In un amen Rieti piazza un break di 7-0. Ormai l’acceleratore è schiacciato e al 23’, grazie ad altr4i due punti di Mosler, A Ruota Libera porta il vantaggio in doppia cifra(+10, sul 43-33). La chiave della svolta è nel pressing asfissiante messo in campo da Robins e compagni dopo la pausa. Una difesa a tutto campo che manda in tilt l’attacco di Seregno.

Soprattutto quella di Paolo Anibaldi, capace di mettere la sua esperienza al servizio dei compagni. Il tandem Robins-Mosler fanno il resto in attacco e il terzo quarto se ne va sul punteggio di 57-42. La partita è ormai una pratica archiviata e l’ultimo periodo diventa solo un modo per arrotondare le statistiche. «I primi due quarti sono stati così brutti che neanche in una gara di minibasket si sarebbero visti – commenta il presidente-giocatore di A Ruota Libera, Paolo Anibaldi –. Tornati dagli spogliatoi abbiamo cambiato il quintetto e iniziato a pressare e lì la partita è cambiata. Non credo che la pausa di due settimane abbia potuto incidere su quel brutto avvio di gara. Non c’eravamo con la testa e questo è inaccettabile». Parole dure anche dal dg, Francesco Pifani: «Negli spogliatoi, prima dell’inizio del secondo tempo, ho detto ai giocatori che mi stavo vergognando di loro. Per questo esigevo un cambio di atteggiamento in campo»