Sottoscritto questa mattina, martedì 7 giugno, dopo alcune settimane di lavoro congiunto e un referendum tra i lavoratori, un nuovo importante accordo sindacale in casa Asm.
L’accordo, che ha una parte importante sulla produttività per il miglioramento dei servizi, la razionalizzazione della produzione e dell’orario di lavoro, prevede anche una importante novità per l’azienda. Gli operatori Asm dell’igiene urbana potranno infatti, dalla data della sottoscrizione dell’accordo, effettuare la cessione solidale delle proprie ferie ai colleghi che si trovino in stato di necessità, che abbiano fruito di tutte le proprie ferie e permessi e debbano assistere familiari affetti da particolari patologie e che necessitano di assistenza e cure.
In virtù della particolare apprezzabilità umana e sociale delle finalità al cui perseguimento è rivolto l’accordo, il più grande atto d’altruismo dimostrato dai dipendenti della società e da tutte le parti sociali è sicuramente dato dall’intesa raggiunta, che ha previsto l’estensione della platea dei destinatari delle ferie solidali, includendo anche la possibilità di donazione ai lavoratori dipendenti affetti da patologie gravi e documentate, che siano prossimi al raggiungimento del periodo di comporto, evitando così il pericolo di aspettativa non retribuita e/o eventuale licenziamento in casi “limite”.
L’Asm, attraverso l’adozione dell’istituto delle “ferie solidali”, si dota di un importante strumento che va a beneficio dei propri dipendenti, compiendo così un significativo passo in avanti nella direzione del miglioramento del benessere organizzativo. La società e i sindacati, con questo accordo, hanno ritenuto che la solidarietà tra colleghi e il supporto ai lavoratori che attraversano una fase di bisogno particolare, possa favorire il benessere aziendale, favorendo la conciliazione tra lavoro e vita privata dei dipendenti.
Un accordo che sarà proposto dall’azienda anche agli altri settori aziendali dove sono in corso proficui confronti tra azienda e parti sociali.
ASM: sottoscritto accordo tra l’azienda e CGIL, CISL e UIL
