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lunedì 15 Settembre 2025
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Pazienti ed operatori a bagnomaria all'ospedale de Lellis

Breve rapporto sul monitoraggio di Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato. Il 6 agosto, su richiesta di malati e parenti, abbiamo verificato le condizioni climatiche di alcuni reparti, le 2 medicine e la nefrologia, chiedendo ai pazienti ed ai parenti come stanno vivendo questo periodo di gran caldo in ospedale.
Al di là della comprensibile rabbia mista a rassegnazione ascoltata direttamente dai pazienti e dai loro familiari, abbiamo potuto verificare e documentare quanto segue :
– Temperatura tra i 32° ed i 33,7°c
– Umidità tra il 30% ed il 38%
Di condizionatori o ventilatori pressoché neppure l’ombra, il gran caldo e l’assalto ai negozi li ha resi introvabili sul mercato.
Condizioni insopportabili per i malati – nella stragrande maggioranza anziani ultraottantenni allettati – e per medici, infermieri ed ausiliari costretti a correre da un paziente all’altro.
Ad un familiare di una paziente, arrabbiato per quelle condizioni insopportabili alle quali la Direzione non riusciva a rimediare nell’impossibilità a reperire persino dei semplici ventilatori, abbiamo rimediato noi del Tribunale del Malato, prestandogli quello della sede ed acquistato da noi.
Ma abbiamo anche potuto verificare che il disagio ed i problemi, per molti malati, specie quelli allettati, non derivavano solo dalle condizioni climatiche, ma dal fastidio di dover stare su materassi e cuscini interamente foderati nella gomma.
In Direzione dicono che si tratta di materassi “antidecubito” e che rispondono a “requisiti di igiene”, ma i pazienti lamentano che ci sudano e non sono pochi quelli che, anche per questo fattore, escono dall’ospedale con temibili e devastanti “lesioni da decubito”.
Le “schede tecniche”, richieste a verifica dal Tribunale del Malato, permetterà, forse, di risolvere questo enigma.
Resta il rammarico di aver dovuto constatare, ancora una volta, come, nonostante gli oltre 30 milioni di euro spesi per le necessarie ristrutturazioni degli ospedali reatini nel corso degli ultimi 17 anni, molti reparti sono rimasti senza climatizzazione per “carenza di finanziamenti”.
Ci chiediamo: la Regione, a parte “tagliare le spese”, può fare qualcosa per evitare che tutti gli anni si riproduca questo calvario ?
Per l’Assemblea provinciale di Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato
Il Coordinatore Renato Desideri.
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