Comunisti di Rieti: il Jobs Act ruba diritti e regala precarietà

l cosiddetto “Jobs Act”, da pochi giorni in vigore, rappresenta un ulteriore e durissimo attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Esso, in tutta la sua nefasta densità antisociale, ci parla anche e chiaramente della natura liberista del governo Renzi, della sua totale subalternità alle politiche reazionarie, antioperaie e antidemocratiche dell’Unione europea.
La Sinistra per i Beni Comuni per Rieti rimarca una questione centrale: di fronte all’attacco violento al mondo del lavoro insito nel “Jobs Act” non vi è ancora una risposta di classe e di lotta – sul piano di massa – a livello dell’attacco, e nell’insufficienza della lotta si nasconde un pericolo grave: quello che il “Jobs Act” possa, in tempi brevi, entrare come un “dato” acquisito nel senso comune di massa.
Il Jobs Act ruba i diritti, regala precarietà a tutti i lavoratori ed uniforma il mondo del lavoro al ribasso:
– taglia gli ammortizzatori sociali: sostituisce la cassa integrazione con l’indennità di disoccupazione per fallimento o cessata attivita;
– elimina l’art.18 ed il diritto alla reintegra per licenziamento senza giusta causa perfino per il licenziamento discriminatorio;
– rende lecito il controllo a distanza, fino ad oggi vietato;
– sottopone il lavoratore al ricatto del demansionamento con relativa restrizione del salario;
– toglie ai sindacati ogni possibilità di tutelare i lavoratori, che dovranno ‘trattare’ personalmente con i datori di lavoro la propria posizione lavorativa.
Per questi motivi i Comunisti di Rieti aderiscono alla manifestazione indetta dalla FIOM CGIL sabato 28 marzo a Roma e saranno presenti alla manifestazione.
Stefano Micheli (Segretario Prov.le PCd’I Rieti)
Lucia Allegra (Segretario Prov.le PRC Rieti)