Una difesa a tutto tondo della magistratura e un elogio del lavoro che porta avanti, con un particolare riferimento alla procura della repubblica, un servizio spesso silenzioso, sempre complesso, talvolta gravoso, che richiede competenza, equilibrio e profondo senso del dovere. Sono le parole pronunciate dal vescovo di Rieti, Vito Piccinonna, che in una visita in tribunale ha incontrato giudici, personale dipendente degli uffici e avvocati, accolto nell’aula penale Caperna dal procuratore della repubblica, Paolo Auriemma, dal presidente facente funzioni del tribunale, Costantino De Robbio, e dal presidente dell’ordine degli avvocati Attilio Ferri.
L’occasione per una visita, che registra pochi precedenti in passato, è stata offerta sotto le festività, momento per il capo della Diocesi reatina di formulare gli auguri al mondo giudiziario, ma anche di porre in risalto un ruolo, quello dei magistrati, “la cui opera contribuisce in modo determinante a tutelare la legalità. La giustizia non è solo rigorosa applicazione delle norme, ma è anche attenzione alla dimensione umana delle vicende che finiscono sotto esame”, aggiungendo che “il tempo che stiamo vivendo pone sfide complesse, caratterizzato da nuove fragilità sociali, situazioni che talvolta sfociano in conflitti e illegalità. Diventa così fondamentale il dialogo e la collaborazione tra le diverse istituzioni. Nonostante i tempi stretti che su tutti incombono, la vostra opera serve a difendere in modo determinante i diritti di tutti, a favorirne i doveri e così facendo rafforzando favorendo la coesione sociale sul nostro territorio”. Parole accolte con favore dai numerosi magistrati presenti, che Piccinonna aveva incontrato prima di entrare nell’aula Caperna, alle prese con una campagna referendaria per l’approvazione della riforma della giustizia Nordio che si preannuncia particolarmente accesa. Non sono mancati poi i riferimenti da parte del vescovo alle situazioni internazionali di guerra, definite “drammatiche e dagli esiti incerti, sulle quali occorre fare uno sforzo per riportare la pace”. Fonte: GiustiziaRi.it



















