Si è svolto nella mattinata di domenica 28 dicembre a Rieti, il torneo di tennistavolo inclusivo che ha visto scendere in campo, fianco a fianco, atleti con e senza disabilità, coinvolgendo oltre 50 partecipanti, in un evento capace di unire sport, valori sociali e amicizia. L’iniziativa rientra nel progetto “Gli ultimi saranno i primi”, sostenuto con convinzione dalla Fondazione Varrone, alla quale va un sentito ringraziamento per aver creduto in un’idea che parte da chi vive maggiori fragilità per costruire qualcosa di grande. Un progetto che rappresenta una vera ripartenza per il tennistavolo a Rieti, disciplina che mancava dal territorio da diversi anni e che oggi torna con una scuola di tennistavolo pronta a crescere e a coinvolgere nuove generazioni. Il torneo ha dimostrato come lo sport non sia soltanto competizione, ma soprattutto inclusione, crescita personale e sviluppo sociale. Sul tavolo da gioco sono cadute le barriere, lasciando spazio al rispetto, alla condivisione e al valore umano dell’incontro.
La scuola di tennistavolo, nata all’interno del progetto, è aperta a persone di ogni età e condizione, senza distinzioni: un percorso sportivo condiviso che accoglie sia persone con disabilità sia persone senza disabilità, unendo formazione tecnica, relazione e partecipazione. Accanto all’attività di base, è ufficialmente partita anche la scuola agonistica, a testimonianza della volontà di offrire un percorso completo che vada dall’avviamento allo sport fino alla competizione. Le lezioni proseguono regolarmente presso la scuola di Piazza Tevere, grazie alla Polisportiva l’Ardiglione di Rocca Sinibalda, in sinergia con l’ASD Atletica Sport Terapia Rieti, con l’obiettivo di rendere lo sport realmente accessibile e inclusivo per l’intera comunità.
“Gli ultimi saranno i primi” non è solo un nome, ma una visione: dare opportunità, dignità e futuro attraverso lo sport, partendo da chi troppo spesso resta ai margini. Perché, come insegna ogni grande storia, ogni grande viaggio inizia sempre con un primo passo. Un primo passo che a Rieti è stato compiuto, con entusiasmo, partecipazione e uno sguardo rivolto al futuro.







