Tre giovani magistrate, che hanno scelto Rieti come sede del loro primo incarico, sono arrivate a mettere fine all’emergenza toghe nel tribunale di Rieti, iniziata durante la pandemia e culminata lo scorso anno con la riduzione dell’organico dei giudici a metà a causa di trasferimenti a Roma, in qualche caso con l’uscita dall’ordinamento giudiziario per passare alla giustizia amministrativa, e lunghe assenze dei titolari. Situazione difficile, che aveva costretto i presidenti titolari e facenti funzione, che si sono succeduti alla guida dell’ufficio, ad adottare continue modifiche tabellari con spostamenti di magistrati da un settore a un altro, rassegnazioni di incarichi e ridistribuzione dei ruoli. Anni difficili, in cui inevitabilmente si sono accumulati ritardi nella definizione di procedimenti penali e civili, ma con l’arrivo del terzetto di neo magistrate la situazione appare destinata a migliorare. Almeno, questo è l’auspicio dell’avvocatura chiamata a rapportarsi con i cittadini che reclamano giustizia nei tempi giusti. Le tre giudici, vincitrici del concorso bandito dal ministero nel 2021, assegnate a piazza Bachelet dopo il tirocinio, sono Ludovica Capece Minutolo Del Sasso, Rebecca Parpiglia e Marilina Guglielmi, che andranno, rispettivamente, a occupare i posti vacanti nei settori penale, del lavoro (l’ufficio che ha sopportato i disagi maggiori, avendo dovuto registrare in due anni l’avvicendamento di quattro titolari) e civile, che in questo modo tornano al completo. A gennaio, poi, arriverà da Latina il nuovo presidente nominato dal CSM, Gian Luca Soana. Difficoltà e problemi che non risparmiano neppure gli altri palazzi di giustizia italiani, ma laddove la struttura è piccola, come nel caso di Rieti, considerato un trampolino verso altre destinazioni, Roma su tutte, le conseguenze si fanno maggiormente sentire.
Fonte: GiustiziaRi.it


















