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martedì 25 Novembre 2025
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Extracomunitario provoca ematomi e graffi alla compagna davanti ai tre figli: arrestato dai carabinieri

Nella tarda serata di alcuni giorni fa i militari della Stazione Carabinieri di Collevecchio, con il supporto della Stazione di Stimigliano, sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto pervenuta alla Centrale Operativa della Compagnia di Poggio Mirteto tramite il Numero Unico di Emergenza 112. Giunti all’abitazione indicata, i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza, un cittadino extracomunitario ventinovenne, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi. Sul posto, infatti, sono state immediatamente avviate le attività di indagine che hanno permesso di ricostruire l’accaduto: l’uomo avrebbe aggredito fisicamente la propria compagna convivente, all’interno dell’abitazione di famiglia, alla presenza dei tre figli minori. Il personale sanitario del 118, prontamente intervenuto, ha riscontrato sulla donna lesioni compatibili con un’aggressione: segni e graffi al collo, ematomi al volto e dolori diffusi.

Gli ulteriori accertamenti svolti dai militari, supportati dalla consultazione dei sistemi informatici in uso all’Arma, dedicati ai reati concernenti le violenze di genere, hanno inoltre evidenziato che la vittima, in passato, aveva già subito altri episodi di violenza. La donna è stata indirizzata dai Carabinieri verso un servizio specializzato di sostegno e assistenza alle vittime di violenza di genere. L’aggressore, invece, dopo essere stato dichiarato in arresto, è stato tradotto presso un’altra abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla Procura della Repubblica di Rieti, prontamente informata dei fatti. In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che ricorre oggi 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri rinnova il proprio costante impegno nella tutela delle vittime di violenza di genere, garantendo presenza, vicinanza e ascolto qualificato. Si ricorda a tutte le donne che non sono sole: rivolgersi ai Carabinieri, denunciare e chiedere aiuto è il primo passo per interrompere il ciclo della violenza e proteggere sé stesse e le persone care.

Si dà atto che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali dei soggetti denunciati saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

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