“Quando sento dire che la partecipazione dei lavoratori sarebbe uno spreco o addirittura un pericolo, mi sembra di ascoltare un sindacalismo fermo trent’anni fa. La partecipazione non è un vezzo: è un diritto costituzionale. E oggi è una legge dello Stato, la Legge 76/2025, nata da una proposta della CISL, che porta i lavoratori dentro le decisioni dove si decide davvero. Sul caso ASM Rieti l’ingresso del rappresentante dei lavoratori nel CdA non è un problema, è una questione di trasparenza, controllo, responsabilità. Dire il contrario significa difendere un modello dove decidono in pochi e i lavoratori restano fuori dalla porta. CGIL e UIL scelgono di guardare al passato. Noi no.
Noi crediamo che democrazia economica significhi far sedere i lavoratori al tavolo, non lasciarli in corridoio. E chi parla di ‘risorse distolte dai salari’ ignora un punto elementare: dove c’è partecipazione, crescono qualità, produttività e salari. A Rieti è in atto un cambio di passo. E spiace vedere chi, invece di sostenerlo, tenta di delegittimarlo.
La CISL non si accoda a questo atteggiamento: noi costruiamo futuro, non lo ostacoliamo. Noi portiamo i lavoratori dentro le scelte, altri preferiscono lasciarli fuori. La partecipazione non è un costo: è l’unico modo per far crescere insieme impresa, lavoro e comunità. E noi continueremo a pretenderla, senza ambiguità e senza sconti per nessuno.” Così in una nota Rosita Pelecca, Segretaria Generale CISL Roma Capitale Rieti















