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mercoledì 19 Novembre 2025
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Rieti, nigeriano molesta studentessa universitaria: era evaso anche dai domiciliari

Nei giorni scorsi un cittadino della Nigeria di 34 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato per il reato di atti persecutori commessi nei confronti di una studentessa universitaria. Gli agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Rieti, impegnati nei servizi di controllo del territorio, son ostati allertati dalla Sala Operativa a seguito di una chiamata giunta al NUE 112 da parte di una giovane studentessa universitaria che, molto impaurita, aveva segnalato la presenza di uno straniero che la seguiva osservandola con insistenza morbosa.

Mentre una delle Volanti raccoglieva la testimonianza della ragazza, un’altra pattuglia della Polizia di Stato rintracciava in pochi minuti l’uomo, un cittadino nigeriano residente a Rieti che, proprio poche ore prima del fatto, era stato ammonito con provvedimento del Questore di Rieti per comportamenti persecutori posti in essere nei confronti di un’altra donna. La perquisizione personale e domiciliare effettuata dai poliziotti ha consentito il rinvenimento di alcuni telefoni cellulari ritenuti di interesse investigativo per verificare se l’uomo avesse ripreso o fotografato la vittima. L’attività investigativa ha consentito di ricostruire, nell’immediatezza, un quadro di reiterati episodi di pedinamento e molestie posti in essere nei confronti della giovane vittima, che hanno consentito l’arresto dell’uomo, collocato presso il suo domicilio, in regime di arresti domiciliari, così come disposto dalla locale Autorità Giudiziaria. Nei giorni successivi, lo straniero è stato anche denunciato dalla Polizia di Stato per il reato di evasione. Lo stesso si era infatti allontanato senza autorizzazione dall’abitazione, ma era stato rintracciato dalla Volante e sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari. Il GIP del Tribunale di Rieti ha convalidato l’arresto e ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico.

Nell’ambito dei procedimenti penali instauratisi nei suoi confronti l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.

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