“Dopo due anni di flessione generalizzata, iniziano ad emergere i primi segnali di ripresa per il mercato europeo delle macchine agricole. Le vendite di macchinari nuovi, in particolare trattori, restano in calo nella prima metà del 2025, complice la prudenza negli investimenti da parte degli agricoltori. Tuttavia, il mercato dell’usato mostra una buona tenuta e si registra una crescita del fatturato nei servizi di officina e nella vendita di ricambi in gran parte dei Paesi europei. Le scorte si stanno progressivamente riducendo e i livelli occupazionali restano stabili.
È questo il quadro illustrato ad Agritechnica, la più importante fiera internazionale dedicata alla meccanizzazione agricola, che si tiene ogni due anni ad Hannover, in Germania. Durante la manifestazione, CLIMMAR, la confederazione europea che riunisce le associazioni nazionali dei concessionari e distributori di macchine agricole, ha presentato la propria analisi congiunturale sull’andamento del settore a livello europeo. Per la prima volta dal 2023, il sentiment dei dealer appare cautamente ottimista. L’Indice CLIMMAR, un indicatore sintetico che misura la performance del comparto nei 16 Paesi membri (su una scala da –3 a +3), si colloca attualmente poco sopra lo zero, segnale di un contesto ancora sfidante ma in lieve miglioramento.
Nel corso della Fiera, sono stati presentati anche i risultati dell’edizione 2025 del Dealer Satisfaction Index (DSI), l’indagine annuale che misura il livello di soddisfazione dei concessionari rispetto al rapporto con i produttori. Federacma – Federazione Confcommercio delle Associazioni dei Servizi e del Commercio di Macchine Agricole, Operatrici e da Giardinaggio, in rappresentanza dell’Italia, ha partecipato attivamente alla raccolta dei dati e al confronto internazionale. Il DSI si basa su un questionario articolato in 15 aree tematiche e 73 domande, che consente ai distributori di esprimere valutazioni su aspetti chiave della relazione con le case costruttrici. L’obiettivo è fornire uno strumento concreto di lavoro per migliorare la collaborazione tra produttori e rete commerciale. L’edizione 2025 dell’indagine, condotta tra il 2 aprile e il 28 maggio in dieci Paesi europei (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia e Svezia), ha registrato un tasso di risposta del 26%. I risultati mostrano un leggero miglioramento complessivo: il punteggio medio è salito a 13,5 e il divario tra il marchio più e meno apprezzato è aumentato da 2,1 a 2,3 punti. Otto marchi hanno migliorato la loro performance, mentre due hanno registrato un calo”. Così nella nota Federacma














