”A un anno esatto dalle prime sollecitazioni, il nostro gruppo consiliare, torna a esprimere profonda preoccupazione e ferma critica riguardo al mancato rinnovo della Zona Franca Urbana (ZFU) per il Comune di Amatrice.
Un anno di promesse mancate
Era esattamente questo periodo lo scorso anno quando portammo all’attenzione delle Istituzioni locali e nazionali la cruciale questione del mancato rinnovo della ZFU, un sostegno vitale per il tessuto economico post-sisma. Ricordiamo bene le rassicurazioni e gli impegni assunti dal Sindaco e dalla classe politica. Nonostante le dichiarazioni, a oggi non è stata data attuazione a nessun fatto concreto. A dodici mesi di distanza, il risultato è l’immobilità: solo parole al vento, nessun atto risolutivo.
Attualmente, l’attenzione si é spostata sulla discussione relativa all’introduzione della Zona Economica Speciale (ZES). Sebbene possa rappresentare un’opportunità (Utile forse a grandi imprese e alla Provincia), è fondamentale sottolineare che questa iniziativa rischia di non affrontare e risolvere l’immediato e sistemico problema delle piccole e medie imprese (PMI) già operative e radicate nel territorio amatriciano, che continuano a operare in un regime di incertezza. Siamo convinti che, a quasi dieci anni dal tragico sisma del 2016, sia urgente e non più procrastinabile rivedere e restringere il perimetro del cratere sismico.
È necessario che le azioni di sostegno e sviluppo siano concentrate esclusivamente sul vero Appennino colpito e distrutto dal sisma, escludendo quei territori che, con rispetto, hanno subito danni marginali o hanno “visto il sisma con il binocolo”. Il mantenimento di un perimetro esteso finisce solo per disperdere risorse cruciali.
L’Emergenza Rischia di Diventare Stasi
Le sigle che avrebbero dovuto rappresentare la ripartenza e il sostegno sono oggi sinonimo di inefficacia:
SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza): NO.
ZFU (Zona Franca Urbana): NO.
Ricostruzione: NO.
La realtà è un desolante susseguirsi di annunci non seguiti dai fatti. Solo tante parole al vento, mentre il futuro economico di Amatrice attende risposte concrete”.
Così nella nota il gruppo di Minoranza di Amatrice