Una giornata all’insegna dello sport, della condivisione e della crescita personale e collettiva: è questo il cuore pulsante dell’iniziativa “Convitti in movimento”, svoltasi il 22 ottobre 2025 presso il Convitto di Amatrice annesso al Liceo Scientifico Sportivo Internazionale, nell’ambito del più ampio progetto Arena Convictus. L’incontro ha coinvolto i convittori dell’Istituto Alberghiero di Rieti e quelli del Convitto annesso al Liceo Scientifico Sportivo Internazionale di Amatrice, in una dinamica esperienza di scambio e confronto che affonda le sue radici nelle riflessioni emerse durante il Convegno di Cesena dello scorso giugno, dove era stata auspicata la possibilità di un vero e proprio gemellaggio tra realtà convittuali.
Dopo la partenza da Rieti alle ore 14:30, gli studenti si sono ritrovati presso i campi sportivi di Collemagrone, dove sono stati messi a disposizione campi da calcio, tennis e padel. Fulcro del pomeriggio è stato il triangolare di calcetto. In un clima di sana competizione e rispetto reciproco, a prevalere sul piano sportivo sono stati i ragazzi del Convitto dell’Alberghiero di Rieti, che si sono aggiudicati il torneo e il titolo di capocannoniere, confermandosi protagonisti non solo in cucina, sala e in accoglienza ma anche sul campo.
Ma la giornata è andata ben oltre il risultato sportivo: ciò che è emerso con forza è stato il valore della condivisione, del confronto e dell’accoglienza reciproca. Un momento di riflessione e dialogo tra i partecipanti ha preceduto la cena conviviale a base di pizza, preparata con dovizia e cura dal personale di cucina durante la quale i giovani hanno potuto rafforzare legami e scambiare esperienze.
Fondamentale l’accoglienza ricevuta all’arrivo dei reatini: la dirigenza del Convitto annesso al Liceo Scientifico Sportivo Internazionale di Amatrice DS Renzi, il DSGA Dott. Scopacasa, la prima vicario Prof.ssa Pirri, l’amministrativa Sig.ra Cesarei, insieme agli educatori e alle educatrici, accolti con calore e grande disponibilità, testimoniando l’importanza di creare ponti tra realtà educative e territori. Particolarmente toccante è stato il confronto visivo e simbolico tra i detriti ancora presenti, memoria tangibile del terremoto del 2016, e le case ricostruite, segni di rinascita e speranza che parlano di resilienza, impegno e futuro.
“Convitto in movimento” si conferma quindi non solo come un progetto di mobilità e sport, ma come una vera palestra di cittadinanza attiva, in cui i giovani imparano a conoscersi, rispettarsi e camminare insieme, oltre ogni differenza e difficoltà.

















