“Non ravvedo il motivo di chiedere le sue dimissioni” ha dichiarato Daniele Sinibaldi a proposito di Franco Evangelista accusato, lo ricordo, di due reati particolarmente odiosi come truffa aggravata ai danni di ente pubblico e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, insieme ad un collega cardiologo. Secondo il corposo e documentato dossier della Guardia di Finanza, i due avrebbero fruito indebitamente di svariati giorni di permesso retribuito per assistenza a familiari con disabilità grave. Avrebbero dunque causato un danno economico alla ASL, ma soprattutto un danno ben maggiore a tutti quei pazienti del Servizio sanitario nazionale che magari si sono visti prolungare ai tempi d’attesa per una visita. No Sindaco, il garantismo stavolta non c’entra. E le sue parole onestamente mi indignano.
Come opposizione non stiamo certo chiedendo che Evangelista finisca ai ceppi, ma semplicemente che si dimetta da Consigliere comunale. Non mi sembra un sacrificio troppo grande per un uomo che non vive certo di politica, e per la cittadinanza – basta farsi un giro in città o sui social per capirlo – sarebbe un gesto addirittura scontato, in attesa di un lungo processo che tra qualche anno ne sancirà la colpevolezza o l’innocenza. Fino a questo punto può arrivare il tentativo di aggrapparsi a una poltrona? Di difendere con le unghie una maggioranza in Consiglio comunale che ormai esiste solo sulla carta, e non nei fatti? Un consigliere meno decisivo per la tenuta numerica del centrodestra avrebbe ricevuto lo stesso trattamento iper-garantista? Siamo forse al punto più basso, dal punto di vista etico, per questa amministrazione, e se Sinibaldi pensa di liquidare la faccenda con l’ennesimo “va tutto bene” mi sa che stavolta ha preso proprio una cantonata. Conosco tanti elettori di centrodestra che sono arrabbiati quanto e più di me. Ci faremo sentire”.
Così nella nota il consigliere Gabriele Bizzoca