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venerdì 26 Settembre 2025
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Azioni intraprese in merito al recupero delle indennità da videoterminalista, il commento della presidente Roberta Cuneo

Ringrazio le minoranze per l’opportunità che mi è stata data oggi (26 settembre ndr) di poter illustrare, in seno al Consiglio provinciale, le motivazioni e le azioni intraprese in merito al recupero delle indennità da videoterminalista.
Come è noto, si tratta di una vicenda che, sin dall’inizio del 2023, ha visto la Provincia esposta a critiche su più fronti, soprattutto in merito alle modalità e alle scelte adottate, senza che venissero mai chiarite fino in fondo le misure poste a tutela del personale dipendente.
La deliberazione del 2023 è stata assunta, con senso di responsabilità e legittimità, per disporre il recupero di una retribuzione ritenuta illegittima, concordata nelle contrattazioni decentrate del periodo 2013–2018. È opportuno sottolineare che tale situazione non ha avuto origine nei tavoli negoziali della presidenza Cuneo. L’illegittimità nell’erogazione di una indennità per l’uso dei videoterminali è stata accertata in più sedi: diverse sentenze della Corte dei Conti, disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Linee guida dell’ARAN hanno chiarito che tale emolumento non poteva essere riconosciuto. Ne consegue che l’inserimento di questa indennità nel contratto decentrato è stato considerato illegittimo e, pertanto, corretta la delibera del presidente del 2023 che ha previsto il recupero. Decisione analoga è stata assunta anche dal Comune di Fara in Sabina, che, a seguito di una nota del MEF, ha adottato un provvedimento di recupero simile.
Dal punto di vista politico e tecnico, la Provincia è stata costretta al recupero delle somme, non potendo giuridicamente rivalersi sui dipendenti che avevano percepito direttamente l’indennità. Intervenendo sul fondo, ed applicando il decreto “Salva Roma”. Contestualmente, per una scelta politica volta a colmare tale riduzione, il fondo è stato integrato con risorse discrezionali pari a circa 60.000 euro per ciascuna delle annualità 2023, 2024 e 2025.
Nonostante la citata sentenza della Corte dei Conti imponesse all’Ente il recupero delle somme, gli interventi messi in atto hanno sempre avuto come obiettivo la tutela dei dipendenti provinciali, e mai la loro mortificazione. Ne è testimonianza anche la possibilità riconosciuta al personale di accedere alle progressioni verticali, progressioni orizzontali, l’assegnazione di una Posizione organizzativa, tutte possibilità bloccate fino al 2024, e riaperte con la presidenza Cuneo.
Inoltre, a seguito di un ricorso presentato da una sigla sindacale e da due dipendenti della Provincia, in questi giorni si è tenuta un’udienza. Nella fase di conciliazione, il Tribunale ha prospettato la possibilità di un accordo transattivo con le controparti. La proposta che avrà come obiettivo principale quello di chiudere una brutta pagina della nostra provincia verrà condivisa con i consiglieri tutti, con la speranza che si raggiunga un accordo in grado di riportare serenità.
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