“Ancora una volta il personale ATA neo immesso in ruolo viene lasciato senza percorsi di formazione: un copione che si ripete e che la UIL Scuola nazionale denuncia da anni. Già nel 2022 la UIL Scuola, pur accogliendo positivamente l’avvio di un piano di formazione rivolto esclusivamente a DSGA e assistenti amministrativi, aveva chiesto di estendere tale opportunità a tutti i profili ATA e di rendere la misura stabile. Ogni figura, infatti, svolge un ruolo indispensabile e delicato che richiede competenze specifiche e aggiornate.
Abbiamo proposto correttivi precisi – ha sottolineato la UIL Scuola – affinché la formazione fosse distinta per profilo e realmente rispondente ai bisogni professionali. Tuttavia, ancora oggi, l’Amministrazione sembra non riconoscere l’importanza formativa del lavoro svolto dal personale ATA. Il paradosso è evidente: mentre si chiede alle segreterie di gestire pratiche complesse che spaziano dalla contabilità agli appalti, dalla gestione giuridica del personale al supporto diretto agli studenti, non si garantiscono strumenti adeguati di aggiornamento. Il risultato è che i neo immessi in ruolo sono costretti a ricorrere al “manuale del fai da te” ed all’aiuto partecipe dei colleghi, sacrificandosi spesso oltre l’orario di lavoro per permettere alle scuole di funzionare. La formazione del personale ATA non può essere più un tema marginale – ha concluso la UIL Scuola – ma rappresenta un presupposto indispensabile per la qualità e l’efficienza del servizio scolastico e, di conseguenza, per il futuro dell’intero sistema educativo italiano”. Così nella nota la UIL Scuola RUA