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martedì 26 Agosto 2025
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Festeggiati i 13 anni del Sentiero Planetario

Si è tenuto lo scorso sabato 23 agosto 2025, presso il Terminillo, l’appuntamento per celebrare il 13° compleanno del Sentiero Planetario. L’evento ha offerto una straordinaria immersione nella dimensione dello spazio, combinando riflessioni scientifiche, filosofiche e naturalistiche.

L’iniziativa, supportata da una vasta rete di partner tra cui il Club Alpino Italiano (CAI) Sezione di Rieti, la Fondazione Varrone, il Rotary Club Rieti, il Lions Club Rieti Varrone, la Provincia di Rieti, il Comune di Rieti, il Liceo Scientifico Jucci di Rieti, e molte altre associazioni e privati, ha confermato il suo ruolo prezioso per il territorio.La giornata è iniziata con l’escursione libera lungo il Sentiero Planetario, parte del “Parco filosofico e letterario «Giulio Verne»”. Questo percorso unico, riconosciuto come il più lungo sentiero planetario d’Italia, ha visto negli anni un impegno significativo per la sua valorizzazione e mantenimento. Tra le novità di quest’anno, si segnalano la messa a nuovo di due pianeti danneggiati, finanziati dal Rotary Club Rieti e da una privata cittadina nell’ambito del progetto “Adotto un pianeta”, e il restauro conservativo di tutta la segnaletica, opera dei soci del Lions Club Rieti Varrone. L’impegno degli studenti del Liceo Scientifico e Artistico di Rieti nella cura dei pannelli descrittivi e nella progettazione dei pianeti è stato fondamentale fin dall’inizio del progetto.

L’evento doveva essere preceduto, il 19 agosto, da un’osservazione astronomica presso il Rifugio Sebastiani, a cura dell’Associazione Sabina Astrofili che non è stata possibile realizzare a causa del maltempo.Nel pomeriggio, il Palazzo del Turismo ha ospitato un convegno arricchito da due relazioni di alto profilo. La Prof.ssa Anna Nobili del Dipartimento di Fisica “E. Fermi” dell’Università di Pisa, ha introdotto la riflessione su “Capire i pianeti: una sfida al pensiero umano”. Partendo da Galileo e il linguaggio matematico della natura, la Prof.ssa Nobili ha ripercorso la storia dell’astronomia, dalle osservazioni degli antichi e i modelli di Tolomeo, alla rivoluzione copernicana e alle leggi di Keplero, fino alle scoperte di Galileo con il cannocchiale e la teoria della gravitazione universale di Newton. Ha illustrato come l’evoluzione scientifica, culminata nella Relatività Generale di Einstein e nel lancio dello Sputnik nel 1957, abbia dato il via all’era spaziale e alla rinascita della “Meccanica Celeste Numerica”, sottolineando l’interconnessione tra scienza, tecnologia e le responsabilità etiche legate al loro utilizzo, spesso finanziato dagli Stati.A seguire, la Dott.ssa Rossella Gigli ha illustrato il tema “Oltre i limiti umani: l’intelligenza artificiale e il futuro dell’esplorazione planetaria”. Ha evidenziato il ruolo epocale dell’IA nella scoperta degli esopianeti, grazie all’analisi di big data e algoritmi avanzati come ExoMiner della NASA, che ha già identificato centinaia di nuovi mondi.

L’IA non si limita a individuare i pianeti, ma ne valuta anche l’abitabilità, analizzando la posizione nella zona abitabile, la composizione atmosferica e la presenza di acqua liquida. Si è esaminato quanto l’IA sia cruciale per superare i limiti biologici e psicologici dell’uomo nell’esplorazione profonda, citando il supporto psicologico fornito da CIMON a bordo della ISS e l’autonomia dei robot esploratori come Perseverance su Marte. Sono state poi illustrate le tecnologie per il viaggio interstellare, come le vele solari (prossima avventura, il progetto Breakthrough Starshot per Alpha Centauri), che potrebbero raggiungere velocità impensabili per le propulsioni convenzionali. La relazione ha concluso con una riflessione sulla “Vita 3.0” di Max Tegmark e i rischi etici di una superintelligenza non allineata ai valori umani, rimarcando l’importanza di porsi domande ora, prima che le risposte vengano imposte dalla tecnologia.L’evento ha ribadito l’importanza di informazione e partecipazione consapevole dei cittadini per guidare lo sviluppo scientifico e tecnologico verso un futuro etico e sostenibile.

Il Sentiero Planetario di Terminillo si conferma un patrimonio immateriale del territorio, un luogo di incontro tra montagna e cielo, che invita alla riflessione e alla scoperta, e la cui continuità è assicurata dall’impegno collettivo e dalla ricerca di nuovi contributi attraverso iniziative come “Adotta un pianeta”.

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