La Sezione CAI di Amatrice ha realizzato nei giorni scorsi con varie giornate di lavoro la nuova segnaletica orizzontale e verticale del percorso che dal Sacro Cuore conduce alla vetta del Monte Gorzano, la vetta più alta del Lazio. Sette kilometri di sentieri (N:300 e N.365) per un dislivello totale di 1100 metri, sono stati dotati dei nuovi segnali bianco-rossi del CAI, il “Filo d’Arianna” dell’escursionismo in Italia. Correva l’anno 2012 quando il Presidente onorario Pino Bacigalupo con lo storico Gruppo Sentieri segnava integralmente il percorso fino alla vetta del Monte Gorzano attraverso la Valle di Selva Grande, per le praterie dello Stazzo di Gorzano e lungo la cresta ovest fin su la vetta.
I segnali, fino ad oggi sufficientemente efficienti ma con gli inevitabili segni del tempo e che per tredici anni hanno garantito la fruizione dei sentieri per il Gorzano, sono stati sostituiti dalla nuova segnaletica realizzata dal dinamico Gruppo Sentieri della nostra Sezione. Nel corso dei lavori sono state sostituite le tabelle vandalizzate al Sacro Cuore, inoltre è stato ristrutturato il tabellone anche con il posizionamento di una nuova mappa dei sentieri, ridonando dignità ad uno dei luoghi simbolo per le partenze delle escursioni sui Monti della Laga. In vetta al Monte Gorzano i nostri volontari hanno posizionato la tabella altimetrica di vetta e ripristinato la targa commemorativa posta dalla Sezione in memoria delle vittime del sisma del 24 agosto 2016 vergognosamente vandalizzata.
Continua deciso l’impegno della Sezione ad offrire la sua opera volontaria per garantire agli escursionisti sicurezza, valorizzazione del territorio, nonché la sua tutela e conoscenza in perfetto “stile CAI”. La Sezione di Amatrice opera con risorse proprie economiche e di volontariato alla cura, valorizzazione, conoscenza del territorio, alla formazione ed all’organizzazione delle numerose escursioni ed eventi in tutto l’arco dell’anno, promuovendo concretamente il turismo sostenibile. Il sostegno alla Sezione è importante e prezioso per garantire che tutto questo lavoro volontario sul territorio possa autosostenersi e continuare ad essere uno dei punti di forza della tutela e valorizzazione del nostro bellissimo territorio montano.