Amatrice, Ricostruiamo Insieme: “Il 24 agosto sarà nuovamente una passerella. Vogliamo la vera ricostruzione!”

“Egregi Commissario, Assessore regionale e Sindaco, ci avviciniamo di nuovo al 24 agosto e con esso riparte la solita liturgia: il ‘calendario dell’avvento’ delle passerelle istituzionali. Ogni anno la stessa storia: comunicati stampa, foto e discorsi di una rinascita che, per chi vive qui non esiste! Siamo stanchi di vedere le nostre sofferenze trasformate in un palcoscenico per politici che passano poche ore ad Amatrice, per poi tornare alle loro vite, senza conoscere la nostra. Ancora una volta, il Sindaco si presta a questo gioco, invitando a foto e passerelle, ma non i politici il 24 agosto. È un controsenso che non possiamo più accettare.

Prendiamo, ad esempio, i “progressi” di cui ci avete informato. Un anno fa il Commissario annunciava la posa della gru per il Municipio (Progetto discusso e mai condiviso dai cittadini!); oggi ci dite che sono iniziati i lavori per le fondazioni. A questo ritmo, il palazzo di rappresentanza, che poteva essere ricostruito dopo le case dei cittadini, sarà pronto nel 2050. Lo stesso vale per la chiesa-museo di S. Emidio: foto di rito, ma nessuna certezza sui tempi o sulla qualità dei lavori (Quest’opera blocca la ricostruzione privata di un intero quadrante di Amatrice): Sbrigatevi! Questa comunicazione agostana deve finire. Non ci servono annunci e promesse che restano sulla carta. Vogliamo i fatti.

Fermatevi un attimo a riflettere su quali sono le vere priorità:
-firmare i Decreti di Ricostruzione privata che sono bloccati;
-autorizzare i pagamenti SAL, che le imprese aspettano;
-iniziare le opere di urbanizzazione necessarie per tornare a vivere;
-riaprire le strade che ancora oggi limitano i nostri spostamenti.

Amatrice sembra essere dimenticata per 11 mesi all’anno, mentre il sisma sembra interessare solo altre zone periferiche del cratere che, dopo 10 anni, avrebbero dovuto completare la riparazione. È arrivato il momento di occuparsi dei problemi seri e di fare la vera ricostruzione”. Così nella lettera il Gruppo Consiliare Ricostruiamo Insieme