SAGF Guardia di Finanza di Antrodoco impegnata nella ricerca di una 65enne dispersa a Castello di Titignano

Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF), CNSAS Umbria (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), VV.F. e personale del 118, con il determinante ausilio del mezzo aereo della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, sono intervenuti per la ricerca e il soccorso di una persona dispersa a Titignano, nel comune di Orvieto. In particolare, nel pomeriggio del 10 agosto la Stazione S.A.G.F. di Antrodoco (Rieti), è stata allertata per un intervento di ricerca già in atto a favore di una persona dispersa, di anni 65, nei pressi del Castello di Titignano, la quale non aveva fatto rientro presso la struttura che lo ospitava dalla serata del 9 agosto 2025.

Tramite la Centrale Operativa del Comando Generale della Guardia di Finanza veniva richiesto il supporto dell’elicottero della Sezione Aerea del Corpo di stanza a Pratica di Mare, equipaggiato con sistema “IMSI-IMEI Catcher” di ultima generazione.
La pattuglia composta da tre militari S.A.G.F., veniva imbarcata a bordo del mezzo, per recarsi celermente nella zona di operazioni, per iniziare le ricerche. L’attività veniva condotta con non poche difficoltà atteso che la zona era caratterizzata da un’orografia collinare, caratterizzata da venti moderati in quota, e da una folta vegetazione che ostacolava l’individuazione del malcapitato.

Nel frattempo, uno dei tecnici di soccorso S.A.G.F. richiedeva al gestore telefonico l’accesso ai tabulati e positioning nonché il numero IMSI associato all’utenza telefonica del soggetto da ricercare. Una volta ottenuti i dati, gli stessi venivano analizzati e poi trasmessi all’operatore di bordo, il quale provvedeva ad inserirli nel sistema “IMSI-IMEI Catcher”.
L’operatore di bordo, effettuava numerose scansioni, tramite software, volte ad individuare ed agganciare il segnale del dispositivo mobile del disperso, fin quando il sistema, mediante una triangolazione del segnale, forniva all’equipaggio le coordinate del dispositivo cellulare ricercato. Pertanto, si decideva di far sbarcare i finanzieri del Soccorso Alpino in una zona idonea per continuare le ricerche a terra, una riva del Lago di Corbara.

La pattuglia S.A.G.F., addentrandosi nella folta vegetazione che costeggiava il lago, raggiungeva il punto individuato con le coordinate precedentemente estrapolate, ritrovando la persona dispersa, la quale si presentava in stato confusionale e con un sospetto trauma cranico. Effettuate le valutazioni del caso, i finanzieri del SAGF richiedevano l’intervento dell’elisoccorso regionale per il successivo recupero, che veniva espletato dai Sanitari del 118 unitamente ad un tecnico di elisoccorso del C.N.S.A.S. che provvedeva al recupero dell’infortunato con il verricello di soccorso. La persona soccorsa veniva dunque elitrasportata presso il presidio ospedaliero più vicino per gli accertamenti del caso.
Presenti sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del fuoco.

L’operazione conferma la validità e la valenza del dispositivo di soccorso operante nel territorio e l’attività sinergica delle squadre intervenute.