“Dopo aver espletato tutte le attività burocratiche, è iniziato un percorso che sta già riscontrando molto interesse -dichiarano il Presidente Giovanni Apa e le Vicepresidenti Simona Bucci e Maria Chiara Buffa – ai quindici soci fondatori si sono già aggiunti altri due ristoranti ed un altro ristorante ha recentemente manifestato la richiesta di associarsi: quello che soprattutto sta è emergendo è la voglia di fare. “Abbiamo iniziato la collaborazione con Slow Food e già stata realizzata una serata che ha avuto un notevole successo sia di persone che di interesse mediatico e sono già state definite tre nuove date”. Su questo entusiasmo l’associazione ha pensato di proporre l’istituzione di una Giornata Internazionale dell’Amatriciana.
“In pochi sanno che l’Amatriciana è una Specialità Tradizionale Garantita (STG) come solo tre altri prodotti in Italia – spiegano i rappresentanti ARAM – il riconoscimento STG è stato ottenuto il 6 Marzo 2020; ed è proprio il 6 marzo di ogni anno il giorno che vorremmo fosse riconosciuto come Giornata Internazionale dell’Amatriciana. Oggi esistono tante giornate in cui si ‘consuma’ l’Amatriciana in tanti luoghi e maniere (c’è chi le chiama Amatriciana Day, chi in altri modi), c’è la Sagra dell’Amatriciana qui ad Amatrice l’ultimo fine settimana di agosto, ma nessuna manifestazione ha il format di altre iniziative simili in cui si celebra un ‘piatto tradizionale’ in contemporanea in tutto il mondo”.
“La nostra idea – proseguono i rappresentanti ARAM – è quindi di provare a ‘istituzionalizzare’ una giornata in cui in tutto il mondo si celebri l’Amatriciana come simbolo di eccellenza culinaria italiana. Il cuore dell’iniziativa sarà ad Amatrice dove stiamo pensando di organizzare una serie di eventi, non solo culinari, nel primo week end successivo al 6 marzo di ogni anno. Proporremo poi a tutte le altre Associazioni dei Ristoratori (non solo Italiani) di chiedere di inserire nei menù dei ristoranti che vorranno aderire all’iniziativa, un piatto di amatriciana per il Giorno Internazionale dell’Amatriciana. Da parte dei nostri associati, che in un certo senso sono i “custodi ed i continuatori “della tradizione gastronomica dell’Amatriciana, ci sarà tutto il supporto ed eventualmente anche la disponibilità a fare delle trasferte presso ristoranti che li vorranno ospitare per avere una presenza ‘originale’ nei loro locali. La nostra associazione cercherà, con il supporto ovviamente delle istituzioni e con la collaborazione di professionisti specializzati, di dare maggiori contenuti e risalto possibile alla Giornata Internazionale dell’Amatriciana”.
“Riteniamo che in questo momento oltre a discutere dell’estensione/ proroga della ZES -concludono i rappresentanti dell’ARAM- ci si debba rimboccare le maniche e concentrarsi per accelerare il passaggio da un modello turistico basato sulla villeggiatura stanziale (purtroppo molto limitata negli ultimi anni) ad un modello basato su presenze di persone che partecipano a manifestazioni o eventi interessanti in luoghi dove, fortunatamente, non c’è ancora over tourism e si può godere delle bellezze incontaminate del territorio. Un evento come la Giornata Internazionale dell’Amatriciana, organizzato peraltro fuori stagione, pensiamo possa contribuire a questo passaggio e possa contribuire alla ripresa delle attività commerciali e più in generale al rilancio del territorio”.