“Per una precisa scelta politica, il Lazio Pride non ha madrine e padrini nel senso più classico del termine. Farci rappresentare da personaggi fuori dalla comunità, non realmente coinvolti nelle nostre lotte se non come evanescenti alleati il cui unico ruolo è quello di catalizzatori di fama e venditori di immagine, non appartiene alla nostra manifestazione.
Come Rieti Lazio Pride volevamo che l’artista scelt3 per rappresentare la nostra giornata fosse una persona della comunità LGBTQAI+, che vivesse nel nostro territorio, che lo amasse e avesse a cuore il suo benessere e che fosse, soprattutto, una persona portatrice di veri contenuti, lotta, rivendicazioni attraverso il proprio corpo e il proprio lavoro. Ogni giorno e non solo una volta l’anno. Una persona la cui vita attraversi i generi, un corpo politico che travolga una società ancora intrappolata su due binari.
La scelta non poteva non ricadere su Margò Paciotti.
Quando, nel 2014, l’attrice, regista e nuova stella del firmamento Drag è approdata tra Borgo Velino e Antrodoco forse non poteva immaginare quanto questa nostra piccola parte di Italia l’avrebbe ispirata nella sua carriera artistica e quanto, di ritorno, la nostra terra avrebbe avuto l’occasione di assaporare tutta la potenza della sua arte. “Non sono originaria di qui” – ci racconta – “ma da ormai dieci anni sono attiva sul territorio con progetti culturali, e sì, possiamo dire che sono stata adottata.
Dopo una iniziale diffidenza, il lavoro in ambito teatrale che ho svolto, in particolare con le nuove generazioni e di conseguenza in contatto con le famiglie, mi ha aiutata a farmi conoscere e accettare. Oggi mi sento quanto mai protetta e amata. Con la mia compagnia teatrale operiamo in piccoli centri del reatino creando festival multidisciplinari, laboratori e residenze artistiche e negli anni, attraverso l’arte siamo riuscit* ad affrontare tematiche importanti inerenti i diritti della comunità LGBTQIA+”.
Nel 2005 ha co-fondato Ondadurto Teatro, compagnia che ha portato in scena spettacoli nei più importanti festival internazionali in Europa e nel mondo. Pedagoga teatrale per le nuove generazioni, gli insegnanti e professionisti dello spettacolo in contesti nazionali e internazionali. È la direttrice artistica di DRAG ME UP e del QUEER SUMMER FESTIVAL e una delle co-fondatrici del Network Internazionale ARTS FOR GENDER REVOLUTION. Capire fino in fondo la potenza delle performance di Margò non è impresafacile. La sua arte è così poliedrica, rumorosa, impattante da rendere impossibile ogni tentativo di categorizzarla rigidamente.
In scena mette al centro il suo corpo, non solo come forma di espressione, ma come strumento politico per trasformare il corpo/oggetto in significato. Rossetto acceso, tacchi a spillo e parrucche voluminose per infrangere tutte le regole e lottare per i diritti LGBTQIA+.
“Quando mi avete contattata per essere ambasciatrice del Lazio Pride 2025 a Rieti – aggiunge Margò – dopo un iniziale stupore, ho deciso immediatamente di accettare. Malgrado dei piccoli timori dovuti alla conoscenza delle problematiche che questo territorio ha inerenti alle istanze della nostra comunità, sono stata contenta di poter essere presente e di poter dare il mio contributo alla manifestazione”.
Anche per questo Arcigay Rieti e Lazio Pride sono certe che la sua presenza non sarà solo di ispirazione alle tante persone queer, transgender e non binarie nate qui, che amano questa terra e non vogliono essere costrette a lasciarla per cercare luoghi più accoglienti, ma che il suo messaggio di rivoluzione, trasformazione e libertà sarà vissuto da tutt* coloro che saranno con noi il 13 settembre. “Non nascondo che il lavoro di sensibilizzazione è ancora tanto da fare – conclude – ma devo ammettere che sono speranzosa. Io credo profondamente nelle nuove generazioni, ripongo molta fiducia in loro e sono fermamente convinta che dovremmo concentrare le nostre energie proprio sul dialogo con * più giovani”. E di questo siamo convinte anche noi. Ci vediamo al Rieti Lazio Pride”. Così nella nota Lazio Pride Rieti