ZFU, Aluffi (Confartigianato Rieti): “Confermati i benefici contributivi per le imprese della zona sisma Centro Italia”

Con il messaggio n. 2399 dello scorso 30 luglio 2025, l’INPS ha infatti confermato l’avvenuta proroga dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi INAIL, a carico dei datori di lavoro della zona franca urbana per i Comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici verificatisi nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, a fare data dal 24 agosto 2016, come previsto dal DL 50/2017 (L. 96/2017).

L’esonero si applica ai contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro, nei limiti stabiliti dalla legge e nel rispetto del regime “de minimis” sugli aiuti di Stato. Le agevolazioni possono essere utilizzate solo per compensare i contributi dovuti all’Istituto previdenziale nei periodi di imposta ammissibili, cioè dal 2017 al 2025. L’INPS ricorda che le agevolazioni possono essere fruite attraverso la riduzione dei versamenti, da effettuarsi tramite F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, con i codici tributo individuati nel messaggio.

Confartigianato Imprese Rieti evidenzia che per poter usufruire delle agevolazioni, le imprese interessate devono risultare destinatarie di un provvedimento di riconoscimento dell’agevolazione rilasciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che è l’Autorità competente in ordine alle modalità di concessione delle agevolazioni contributive in oggetto.

“Siamo soddisfatti di questa proroga – ha commentato Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato – si tratta di una misura assolutamente strategica e vitale per il supporto alle imprese colpite dal sisma del 2016 che, fin dalla sua istituzione, ha contribuito a preservare l’occupazione e a sostenere il tessuto produttivo locale, contrastando il rischio della totale desertificazione imprenditoriale. Ovviamente c’è molto da fare – conclude Aluffi – a distanza di quasi dieci anni il territorio del reatino soffre ancora dei ritardi della ricostruzione e alcune imprese, che nel frattempo hanno chiuso o si sono trasferite, probabilmente sono perse per sempre. Ci auguriamo che la proroga di questo tipo di benefici possa preservare quelle piccole realtà che sono state e continuano a essere un elemento di coesione sociale nei centri più colpiti”.