Emili: “La difficoltà a formare una maggioranza in Consiglio ha provocato la rabbiosa reazione dei capigruppo. Ma non piego la schiena come loro”

“La reazione rabbiosa di taluni superstiti sostenitori dell’attuale Giunta segue al fallito tentativo di licenziare nella seduta della Commissione Statuto e regolamenti dello scorso 18 giugno un provvedimento volto a ridurre la maggioranza necessaria per la validità delle sedute del Consiglio comunale di Rieti. La modifica di tale quorum richiama un caso del quale è stato investito il TAR del Lazio, in quanto lo scorso 19 novembre si è dato per approvato anche il bilancio consolidato del Comune senza avere la maggioranza prescritta dal regolamento vigente sul funzionamento del Consiglio comunale, a norma del quale occorre la metà più uno dei componenti dell’Assemblea per la legittimità delle delibere.

Il prossimo 16 luglio il TAR deciderà se accogliere o meno il ricorso proposto dall’opposizione per impugnare le delibere adottate dal Consiglio in difetto del quorum previsto dal regolamento consiliare. In vista di tale imminente decisione giudiziale, all’esito della seduta della commissione del 18 giugno si è ritenuto di rinviare l’esame di merito della delibera che riduce il quorum di validità delle sedute consiliari ad altra data successiva alla sentenza con la quale il TAR si pronuncerà anche in ordine all’efficacia delle prescrizioni dettate al riguardo dal regolamento consiliare in linea con le previsioni del Testo unico degli Enti locali.

In tal modo ho agito secondo coscienza da rappresentante di un’Istituzione che è chiamata a scrivere lo Statuto e il regolamento del Comune non già allo scopo di soddisfare le esigenze processuali e contingenti di uno schieramento alle prese con la difficoltà di formare una maggioranza in Consiglio, ma al più alto fine di delineare l’Ordinamento del Comune di Rieti nel rispetto dei principi della maggioranza e della missione di servire i soli interessi dei cittadini. Chi accusa di inadeguatezza lo scrivente Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti figura tra coloro che per mesi hanno tenuto in ostaggio tale istituzione e ne hanno paralizzato il funzionamento con liti e discussioni infinite sul partito e il pretendente a cui assegnarne la presidenza. Se è questa che stuzzica l’appetito delle gole profonde della politica reatina si accomodino pure. Sarà la città a giudicare lo scrivente consigliere comunale, il quale è divenuto tale per la terza volta dopo aver lasciato in eredità ai suoi detrattori 37 milioni di euro di finanziamenti e l’onore di tagliare i nastri delle opere varate durante l’ultima giunta Cicchetti, sulle quali poggiano tante delle fortune degli odierni rampolli. Chi scrive, del resto, non ha tessere di partito, non ha padroni e soprattutto non ha l’abitudine di chinare la schiena per conservare la poltrona anche a costo di piegare le norme alle esigenze di un sistema di potere retto dal sostegno di due consiglieri eletti nello schieramento opposto alla maggioranza espressa dai cittadini di Rieti” – così nella nota il consigliere comunale
Antonio Emili (nella foto).