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mercoledì 17 Settembre 2025
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Sito archeologico Ponte del Diavolo, firmato protocollo d’intesa tra Università Agraria e Università “La Sapienza” di Roma

Grande la partecipazione non solo degli addetti ai lavori ma della  Comunità di Ponticelli Sabino e dei Comuni limitrofi, al convegno  sul tema “Il sito archeologico di Ponte del Diavolo tra vecchi dati e nuovi aggiornamenti” che si tenuto a Ponticelli Sabino, frazione del Comune di Scandriglia, il 15 settembre scorso, nell’ambito del Progetto  denominato “Ponticelli Sabino e la valorizzazione dei siti di interesse archeologico dell’Antica Via del Sale”, realizzato dalla locale Università Agraria e co- finanziato dal Consiglio Regionale del Lazio (rappresentato al Convegno dalla Consigliera Regionale Eleonora Berni).

Momento cruciale dell’evento la presentazione  dell’atteso Protocollo di Intesa tra Università Agraria e l’Università “La  Sapienza” di Roma (Dipartimento Scienze dell’Antichità, Cattedra di Topografia) per una ricerca più sistematica e di area che porterà alla realizzazione di una Carta archeologica, strumento cruciale per la messa in sicurezza delle aree archeologiche della zona  e di conseguenza per una loro  valorizzazione turistica, così come ricordato dai relatori presenti,  Francesca Lezzi (Museo Civico di Rieti), Carlo Virili (Sapienza Università di Roma),   Alessandro Jaia (Sapienza Università di Roma).Le ricerche archeologiche di superficie, che verranno effettuate con l’autorizzazione e il controllo della  Soprintendenza ABAP Roma Met- Rieti , come evidenziato dalla Dott.ssa Licordari durante il sopralluogo al Ponte del Diavolo nella mattinata del 15 settembre, saranno realizzate nel corso  del 2024.

Durante il Convegno  è stato presentato in anteprima nazionale  dal Professor Jaia, Archeologo di fama mondiale,  il rilievo fotogrammetrico del Ponte del Diavolo, realizzato con l’ausilio di moderne tecnologie dalla Cattedra di Topografia Antica del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza – Università di Roma, quali ad esempio  droni e  macchine termiche al fine di rilevare eventuali danni provocati dalla umidità.  Gli interventi dei Relatori hanno contribuito a fornire un quadro storico altamente  dettagliato relativo non solo al territorio di  Ponticelli Sabino,  ma a un’area più vasta che oggi comprende Scandriglia, Poggio Moiano, Frasso e Monteleone, dall’età del bronzo all’età romana. 

 “Un’area  ricca di presenze archeologiche che finalmente potrà essere valorizzata, anche grazie ad una mobilitazione congiunta e sinergica  e all’ acquisizione di consapevolezza da parte della comunità interessate, attraverso una rete sinergica  tecnica e funzionale”, così come evidenziato  negli interventi del Presidente dell’Università Agraria di Ponticelli Sabino  Valter Petresca, e dei Sindaci che hanno preso la parola durante l’evento, Lorenzo Ferrante ( Scandriglia), Fabrizio Crescenti ( Monteleone Sabino), Quirino Bonaventura ( Frasso Sabino ). Nella foto da sx Jaia, Virili, Lezzi.

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