Se nell’iper assistenzialismo della giunta Emili i Servizi Sociali sono stati la causa principale dell’ enorme debito contratto dall’Amministrazione comunale, per il sindaco Petrangeli e l’assessore Mariantoni, sembrano essere una semplice voce in capitolo di bilancio, da gestire in modo cinico e ragionieristico per far quadrare i conti, operazione che si sta effettuando con gelida indifferenza sulla pelle delle persone in difficoltà.
1.500.000 euro di tagli in bilancio nel 2013 hanno significato l’aggravio dell’emergenza abitativa che al gennaio di quest’anno contava 14 famiglie con sfratto esecutivo, numero che in questi mesi è cresciuto, coinvolgendo anche famiglie con minori a carico.
Venendo a conoscenza che nel bilancio previsto per il 2014 sono presenti tagli per ben 4.500.000 euro, ci chiediamo quante di queste decurtazioni interesseranno i Servizi Sociali e quanto ancora dovranno subirne le conseguenze le fasce più deboli della nostra comunità.
L’emergenza abitativa che sta coinvolgendo tutti questi cittadini potrebbe essere tamponata con un pò di buona volontà, utilizzando strutture pubbliche in disuso come foresterie o centri di accoglienza temporanea per le famiglie colpite da provvedimenti esecutivi di sfratto. Pensiamo ad esempio all’ex “Ospedale vecchio”, recentemente impiegato come sede dell’istituto Alberghiero ed ora in disuso, già dotato di servizi ed impianti strutturali previsti per le cucine. All’Amministrazione comunale basterebbe chiedere alla Regione Lazio l’utilizzo gratuito di tale struttura, per ospitare quelle famiglie in emergenza abitativa che non possono essere abbandonate in strada per meri calcoli di bilancio.
L’assenza di una volontà finalizzata a risolvere la questione dell’emergenza abitativa ci da l’ennesima conferma che “solidarietà” e “sociale” sono solo parole di propaganda che la sinistra usa in campagna elettorale ma che vengono repentinamente riposte nel cassetto in fase amministrativa.
Se questa Amministrazione ritiene che il suo mandato sia esclusivamente quello del riassesto finanziario, gli consigliamo vivamente di fare un passo indietro e lasciare che il Comune venga commissariato, in modo da permettere questa operazione a tecnici più capaci o di dimettersi e tornare a nuove elezioni, dando la possibilità a chi ha intrinseco nella propria politica e nella propria anima il significato reale del pensiero sociale ed è in grado di trasformare questo pensiero in azione.
Consigliamo all’ Assessore al Patrimonio Bigliocchi di sincerarsi della possibilità, a nostro avviso certa, dell’ utilizzo di questa e/o di altre strutture pubbliche da convertire a scopo sociale e di aprire un confronto con le forze politiche e le associazioni della città per risolvere con estrema urgenza il dramma di tante famiglie rimaste senza un tetto ma soprattutto senza speranza.