“Come coordinatore di Italia Viva di Rieti credo che la posizione del Segretario della UIL, Alberto Paolucci sia sicuramente da condividere.
Bisogna assolutamente far capire a Roma che i reatini hanno il diritto di sognare una ferrovia che colleghi direttamente Rieti con la capitale. Come evidenziato da Alberto Paolucci, un segnale di speranza potrebbe essere quello di fare una variante al Piano Regolatore Generale prevedendo lo spostamento della stazione ferroviaria fuori dalla città.
L’occasione è propizia, nel 2023 Greccio e Rieti festeggeranno l’ottocentenario della nascita del primo Presepe Vivente del Mondo, voluto da San Francesco nel 1223.
Tutte le forze politiche, sindacali e le associazioni devono credere fortemente in un collegamento su rotaie che porti da Roma migliaia di turisti per visitare la nostra bellissima Valle Santa.
Non è il momento di piangerci addosso, il terremoto e la pandemia hanno reso il nostro territorio ancora più fragile e solo un progetto di lungo respiro potrà dare speranza ai nostri giovani che amano e vogliono vivere e lavorare a Rieti. Si parla tanto di turismo religioso, del Cammino di San Francesco e del Cammino di San Benedetto, del nostro bellissimo Terminillo, ma alle parole vanno sostituiti i fatti.
Provare a progettare lo spostamento della ferrovia dal centro di Rieti è solo il primo passo fondamentale per poi provare a convincere il Governo Draghi e la Regione Lazio a combattere con noi questa battaglia”.