Ancora una tegola per i servizi sociali del Comune di Rieti. Questa volta i problemi e le contestazioni arrivano in merito agli appalti della refezione, in particolar modo quella della casa di riposo “Manni”.
Il 21 agosto scorso, in piena crisi politica, è stato pubblicato dall’amministrazione comunale il bando per l’appalto della casa di riposo. I degenti della casa ed i loro familiari, in base allo Statuto dell’amministrazione Comunale di Rieti art.19, diritto di Istanza e Reclamo, che al Comma 1 prevede quanto segue: “i singoli residenti hanno facoltà di rivolgere al sindaco istanze autonome o collettive per richiedere interventi a tutela di interessi personali e collettivi o lamentare disfunzioni ed irregolarità” hanno presentato un documento con richiesta di revoca dell’assegnazione.
Nel documento, inviato al Sindaco, al presidente del Consiglio comunale, all’assessore ai Servizi sociali ed ai consiglieri viene fatta formale richiesta di discussione in assise comunale.
“Non si possono colpire sempre i più deboli, anche perché nell’arco di una giornata le esigenze degli anziani possono essere diverse” spiegano con rabbia mista a delusione dal comitato spontaneo sorto proprio nelle ultime ore tra i familiari degli ospiti. In poche ore il Comitato ha raccolto oltre 100 firme, protocollate ieri mattina presso l’Urp dell’Ente, per chiedere ufficialmente al Comune di Rieti di tornare sui suoi passi e non proseguire sulla strada dell’esternalizzazione del servizio.
Ciò che si chiede è la revoca immediata del bando Disciplinare di Gara a procedura aperta “Appalto del servizio di refezione Casa di Riposo Manni”, poiché ciò comporterebbe gravi problemi ai degenti – si legge nel testo del documento – la preoccupazione sta nel fatto che se tale bando dovesse essere aggiudicato comporterebbe la chiusura del Centro di cottura situato all’interno della casa di riposo, eccellenza per i residenti e per le loro famiglie”.