Sindacati: “Proprietari e gestori delle RSA del Lazio non consentono svolgimento ruolo Comitati di partecipazione”

Proprietari e gestori delle RSA del Lazio non consentono lo svolgimento del ruolo dei comitati di partecipazione delle RSA, facendo venire meno le condizioni per la loro convocazione. Nei mesi scorsi la Regione, su sollecito di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati Lazio ha chiesto alle strutture delle Rsa di conoscere costituzione e composizione dei comitati di partecipazione.

Ad oggi vi sono ancora comitati di partecipazione che non sono stati rinnovati, altri i cui componenti non sono stati integrati, ed altri ancora che devono essere costituiti. I sindacati dei pensionati di Spi Cgil, Fnp cisl e Uilp del Lazio già nel 2019 hanno provveduto a comunicare i rispettivi nuovi rappresentanti nei comitati di partecipazione delle Rsa accreditate dalla Regione Lazio.

A distanza di due anni si continua a registrare una diffusa autoreferenzialità dei responsabili delle Rsa accreditate, la cui gestione oltre ad essere alquanto opaca si basa sulla consolidata pratica a non confrontarsi con il sindacato, con i familiari e con i comitati di partecipazione.

Registriamo che l’intervento, anche sollecitati dalla Regione Lazio, perché i gestori delle RSA si aprissero al confronto e alla collaborazione con sindacati e comitati di partecipazione seguita per lo più a restare un appello inascoltato.

Dall’inizio della pandemia responsabilmente come sindacati dei pensionati ci siamo rivolti ai gestori delle RSA, in un’ottica di stretta collaborazione, per attuare al meglio le disposizioni anti contagio, all’interno delle suddette strutture, emanate dalle Istituzioni sanitarie.

Da più di un anno i sindacati dei pensionati chiedono trasparenza e collaborazione per verificare la corretta gestione delle RSA a cominciare dalle ripetute richieste, ad inizio 2020, di conoscere l’andamento della somministrazione dei tamponi agli ospiti e agli operatori, e lo stato di attuazione delle ordinanze e deliberazioni regionali in tema di prevenzione e di separazione dei percorsi. Fino ad arrivare alle richieste di questi ultimi giorni circa lo stato dell’arte delle vaccinazioni di operatori ed ospiti e se il personale non vaccinato sia stato impiegato a svolgere altre mansioni che non prevedano il rapporto diretto con gli ospiti.

I sindacati dei pensionati a seguito delle notizie rese pubbliche circa la condizione degli ospiti è intervenuto proponendo l’attuazione della umanizzazione delle cure nelle Rsa obiettivo convenuto con la Regione Lazio sin dal momento della stesura del regolamento dei comitati di partecipazione.

Le RSA sono state sollecitate a costituire una struttura protetta, la c.d. “stanza degli abbracci” per garantire il diritto alla partecipazione dei familiari degli utenti alla vita dei loro congiunti e a porre in essere, nelle diverse forme, l’umanizzazione nella tutela degli utenti delle Rsa. Proposte che non sono state accolte.

A tal proposito, e visto il reiterarsi di una gestione poco trasparente e per nulla incline al confronto con le OrganizzazioniSindacali e con i comitati di partecipazione, i Segretari generali di Spi Cgil di Roma e Lazio, Alessandra Romano, Fnp Cisl Lazio Paolo Terrinoni e Uil pensionati Lazio Oscar Capobianco chiedono all’Assessore regionale alla salute la convocazione urgente di un tavolo di confronto con i gestori delle RSA”.

Alessandra Romano Spi Cgil Roma e Lazio, Paolo Terrinoni Fnp Cisl Lazio, Oscar Capobianco Uilp Uil Lazio