Pubblichiamo la lettera che FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e UGL Autoferrotranvieri, hanno inviato al Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, per avere chiarimenti sulle determinazioni assunte dall’assemblea dei soci ASM e sul futuro dell’azienda stessa.
Siamo a constatare che ancora non è pervenuto nessun riscontro alle note del 10 e 13 dicembre u.s. note con le quali, le scriventi Organizzazioni Sindacali, erano a richiedere un incontro, così come direttamente convenuto con
Il 19 novembre u.s. alla presenza degli organi della carta stampata e delle tv e radio locali, ci fu detto che se fossero sorte difficoltà Lei avrebbe interceduto presso Equitalia per avere un anticipo di cassa proprio sulla riscossione delle suindicate imposte. Siamo fortemente preoccupati poiché cominciano a venir meno le condizioni per continuare ad erogare servizi e, malgrado tale scenario, tutti i lavoratori, dai Responsabili di Settore al Comparto Officina ai Conducenti di Linea agli Operatori Ecologici agli Addetti al Settore Farmaceutico ed Amministrativo, hanno aumentato il loro spirito di sacrificio ed abnegazione, lavorando in condizioni precarie con il gasolio a singhiozzo, con pneumatici usurati e con un’officina ormai al collasso per il notevole numero di interventi richiesti quotidianamente sui mezzi aziendali e che cerca in tutti i modi di intervenire, per scongiurare l’interruzione di tutti quei servizi che rivestono grande valenza sia pubblica che sociale. Quindi Le chiediamo: è lecito poter conoscere il nostro futuro? E’ lecito aspettarsi che in ASM vi sia Management con il quale interloquire? E’ lecito che i lavoratori siano stanchi, sfiduciati e preoccupatissimi per una situazione che non fa che generare un totale sconforto? E’ lecito ricordare che l’affidamento dei servizi di TPL ed Igiene Ambientale dovrà avvenire tramite gara e quindi conoscere come si porrà l’Ente Locale dinanzi a tale evenienza? Sig. Sindaco, I LAVORATORI NON HANNO NESSUNA COLPA PER TALE STITUAZIONE, e quindi metteranno in essere qualsiasi forma di lotta poiché non si tratta di tutelare posizioni di miglior favore o di avanzare pretese economiche, ma bensì di scongiurare che circa 200 famiglie si ritrovino per strada con tutte le conseguenze che è facile comprendere.