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lunedì 15 Settembre 2025
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PROGETTO PASSI, REPORT ATTIVITÀ ANNO 2011 – ABITUDINE AL FUMO

Sono proseguite anche nel corso dell’anno 2011 le rilevazioni previste dal “Progetto PASSI”- Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, il sistema di sorveglianza attivato su iniziativa del Ministero della Salute che mette al centro degli interventi di sanità pubblica e di prevenzione i bisogni dei cittadini.

Grazie alla collaborazione della cittadinanza, il team aziendale di intervistatori, coordinato dal dr. Gianluca Fovi e dalla dr.ssa Felicetta Camilli, dirigenti medici presso il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda, ha raccolto preziose informazioni su abitudini e stili di vita, contattando telefonicamente i soggetti del campione rappresentativo, di età compresa tra i 18 e i 69 anni, residenti nel territorio di riferimento dell’Azienda USL Rieti. In sintesi:

– il 54,4% degli intervistati dichiara di essere non fumatore, il 16,1% è classificabile come ex fumatore e il 29,5% è fumatore. Di
  questi, il 27,7% dichiara di fumare regolarmente tutti i giorni. I fumatori abituali hanno dichiarato di fumare in media 14
  sigarette al giorno. Tra questi, il 7.9% ne fuma più di 20 (forte fumatore);
– l’abitudine al fumo è significativamente più alta negli uomini che nelle donne (53.1% versus 46.9%). Tra le persone che non
  hanno mai fumato prevalgono le donne (57.8% versus 42.2%);
– l’abitudine al fumo è risultata più alta tra 25 e 34 anni, mentre nelle classi di età più mature la prevalenza diminuisce in modo
  consistente. Persiste una forte differenza tra gli uomini (1 su 3 fuma), rispetto alle donne (meno di 1 su 4);
– il 55,5% dei fumatori ha riferito di aver ricevuto negli ultimi 12 mesi il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore
  sanitario.

Dall’indagine emerge che Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare ed è il maggiore fattore di rischio evitabile di morte prematura. Negli ultimi 40 anni la percentuale di fumatori negli uomini si è progressivamente ridotta, mentre è cresciuta tra le donne. In aumento la percentuale di giovani che fumano. Si stima che circa una persona su tre sia classificabile come fumatore con prevalenze preoccupanti riscontrabili proprio tra i giovani e gli adulti nella fascia 18-49 anni. Indispensabile il consolidamento del rapporto tra operatori sanitari e pazienti, per valorizzare al meglio l’offerta dei servizi sanitari presenti sul territorio.

Informazioni di dettaglio sui risultati del monitoraggio per l’anno 2011, attraverso il sito dell’Azienda USL Rieti, nella specifica sezione dedicata al Progetto PASSI.

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