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domenica 16 Novembre 2025
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NO alla violenza sulle donne, una storia d’amore finita in lacrime

“Vi siete mai chiesti cosa voglia dire la parola violenza? La violenza non è altro che un atto volontario che oltrepassa i limiti della volontà di un individuo, uno qualunque.

Nel mondo ci sono milioni di donne, non importa l’età, la cultura, le origini, la religione, l’etnia, che subiscono atti di violenza di qualunque tipo. Ci terrei a raccontarvi la storia di una di loro. Testimonianza forte che ha il bisogno di essere letta.

Vi parlerò di una storia d’amore durata due anni; fatta di litigi che hanno oltrepassato i limiti che conosciamo tutti. Purtroppo la gelosia, nelle coppie, non è mai sintomo positivo, ma non ci si aspetta mai che possa essere l’inizio di un vortice pericoloso. Ecco un nuovo litigio, sempre con la stessa monotonia, ma questa volta, con esso è arrivata anche la prima spinta.

Non è stata una bella esperienza, è iniziato a rompersi qualcosa. Nonostante tutto, però, l’amore e le cose belle legate ad esso, davano la forza per restare ancora. Ogni volta che si litigava, però, il terrore delle prime volte era diventato un incubo. Non venivano nemmeno lasciati gli spazi per prendere un po’ d’aria. Giustificava la violenza dicendo che non era colpa sua.

I litigi ormai erano diventati un pretesto per dare inizio alla violenza, fino a quando ad essi si unirono anche gli insulti. Al che uno ci prova, ci prova a difendersi, ma mai con le mani, eppure non è servito a molto.

Con la solita violenza pizzicava e stringeva quella pelle che di dolore ne aveva sopportato anche troppo. Poi un giorno, ti guardi allo specchio e vedi il tuo corpo diventato un campo di battaglia. Piangi, soffri, ma senti dentro di te la forza di lottare. Una forza che è sempre stata lì, ma che aspetta il momento giusto per uscire e ricominciare a testa alta.

Questa è la testimonianza di una donna che ha deciso di amare un’altra donna, con la speranza del “chi è donna mi può capire” e con la delusione di aver subito comunque violenze. Purtroppo in queste situazioni è importante capire che non esiste un sesso dominante, tutti possiamo diventare vittima, e tutti possiamo essere carnefici.”
Anastasia Stracchi

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