NOME: “Rieti può sostenere una Università senza avere prima le infrastrutture?”

“Si è svolto venerdì 18 ottobre, su organizzazione di NOME Officina Politica, il convegno dibattito “Strategie per il rilancio delle aree interne”.

Tra i contributi di discussione offerti, è emersa la proposta, formulata alla presenza del preside Prof. Bernardo Schirrone, che l’Università della Tuscia, collegata a Rieti attraverso il corso di Scienze della Montagna, possa rivestire un ruolo importante nella partecipazione a progetti in ambito ambientale e della conservazione della natura e clima tramite il programma di finanziamento europeo LIFE.

Il budget 2021-2027 della Unione Europea vedrà infatti un grande incremento (circa il 60%) dei finanziamenti a progetti in materia di ambiente; peraltro, l’Italia è Paese particolarmente virtuoso nella capacità di accesso a tale programma.

Fatta questa premessa, e rimandando agli atti del convegno per l’approfondimento del tema (LEGGI), rimandiamo ad un articolo di 2 anni fa, in cui NOME, attraverso Fabio Andreola, si poneva la domanda: questa Università, è UTILE a Rieti? (LEGGI)

In quella riflessione, ci si poneva la domanda se Rieti potesse sostenere una Università senza avere PRIMA le infrastrutture. Nella medesima riflessione, si ribadiva la necessità di una Sabina Universitas non autonoma, ma parte di un campus di una struttura più grande. L’esperienza insegna, il polo industriale è morto proprio per l’assenza di infrastrutture, una volta esauriti i contributi pubblici, in grado di connettere il tessuto produttivo interno con le risorse e le opportunità esterne.

Infrastrutture che, nello specifico, occorrono alle Aziende (ed all’Università) per generare valore e autofinanziarsi, senza il disperato bisogno dei soldi di enti e istituzioni varie per sopravvivere.

Orbene, “quelle” infrastrutture per una Università, sono rappresentate non solo da infrastrutture viarie, ma anche da laboratori di ricerca, reti telematiche efficienti, territori in grado di generare risorse, professionalità tecniche da reperire e da formare. Tutte opportunità riconducibili, con intraprendenza, innovazione, capacità progettuale, nella cornice del Programma LIFE.

Se la Facoltà di Scienze della Montagna, la Politica, ed il territorio vogliono dimostrare che un minuscolo e iperspecialistico corso di Laurea può essere “Utile a Rieti”, generando valore e non al contrario disperdendo risorse, forse questa rappresenta una occasione.”