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lunedì 15 Settembre 2025
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Concorso “I Giovani e la Memoria”, presentazione lavori – LE FOTO

Le organizzazioni locali della Cgil e dell’Anpi, e il Comune di Castelnuovo di Farfa,
in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale di Rieti e provincia, avevano
indetto nel maggio del 2018 un concorso sulla storia locale, intitolato “I Giovani e La Memoria”.

Il periodo storico da mettere sotto la lente d’ingrandimento di professori e studenti era l’occupazione nazifascista nel territorio reatino degli anni 1943-1944. Lo scopo del concorso era favorire nei giovani e nella società il recupero della memoria di quei tragici avvenimenti, attraverso lo studio, l’approfondimento e la creazione di opere originali (filmati, racconti e opere teatrali). Il rischio da combattere, sempre più attuale, è l’oblio di avvenimenti che, in quegli anni di guerra militare e civile, segnarono la vita di tanti italiani, spesso costretti a compiere scelte dolorose e a subire arresti, torture e morte in nome della libertà, della dignità e della giustizia.

E l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. Stamane, 3 maggio 2019, nella sala conferenze dell’istituto per Geometri di via Ricci a Rieti si è tenuta la premiazione dei vincitori.

Il primo lavoro ad essere presentato è quello della scuola secondaria di primo grado di Petrella del Salto. Un bellissimo audiovisivo sulla storia di Cleonice Tomassetti, una giovane del Cicolano che fu fucilata dai nazisti il 20 giugno del 1944 nei pressi del lago Maggiore.

Un audiovisivo ben fatto da giovanissimi studenti che hanno sentito il dovere di raccontare una storia non troppo nota del reatino, anche se a Verbania una scuola porta il suo nome, quello di Cleonice Tomassetti, detta Nice. Non è solo la storia di una giovane di 23 anni trucidata senza colpe dai nazifascisti della Repubblica di Salò. È anche la storia di una donna che seppe ribellarsi alle violenze degli uomini, il padre poi un datore di lavoro e infine i carcerieri

Il secondo lavoro ad essere presentato è un audiovisivo della scuola di Torricella in Sabina interpretato da giovanissimi studenti, che racconta le leggi razziali…” mi addormentai bambino… mi svegliai ebreo”.

Il terzo lavoro è un audiovisivo della scuola di Poggio Nativo sull’importanza della memoria e sul campo di Farfa.

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