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martedì 16 Settembre 2025
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Svolto a Campoloniano l’appuntamento diocesano per la “Festa della pace” ACR

Circa duecento fanciulli hanno partecipato alla Festa della Pace dell’Azione Cattolica Ragazzi della diocesi di Rieti svoltasi nel quartiere Campoloniano. “La pace è servita” era lo slogan indicato ai gruppi ACR dal centro nazionale per il “Mese della pace” 2019, che con successo ha visto come protagonisti di una logica di anti spreco e del rispetto del Creato ragazzi, genitori e istituzioni.

Dopo un iniziale momento di preghiera presso la parrocchia San Giovanni Battista di Campoloniano, presieduto dall’assistente diocesano ACR don Roberto D’Ammando, orientato sul brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, i più piccoli – i bambini dai 6 agli 8 anni e dai 9 agli 11 anni – hanno intrapreso le attività a coronamento del percorso del mese affrontato nei gruppi del sabato. Entrambi, radunati nelle sale parrocchiali, hanno sperimentato il valore del cibo e assaporato le differenze culinarie e culturali del mondo, i primi divisi in stand attraverso giochi tematici di squadra, i secondi preparando la merenda della Festa, con ricette provenienti dai cinque continenti, sotto la guida scrupolosa dei membri de L’Allegra Brigata e di alcuni studenti del corso Alberghiero di Amatrice afferente all’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti.

In contemporanea, i genitori, radunati in chiesa, venivano accompagnati in un percorso iconografico dal quotidiano all’essenziale, basato su “L’ultima cena”, da don Roberto. Dal confronto emerso è stata stilata una lista di propositi familiari che rispecchia gli spunti di riflessione sui gli stessi ragazzi hanno riflettuto nel mese passato.

Più di tutti i ragazzi dai 12 ai 14 anni, che, radunati presso la vicina Casa Buon Pastore, hanno preso parte infatti ad una vera e propria tavola rotonda, alla presenza del vescovo Domenico Pompili, anche per portare la voce delle «Comunità Laudato si’» (lanciate dalla Chiesa reatina assieme a Slow Food), dell’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palomba in rappresentanza del Comune, di Gilberto Grasso per la dirigenza dell’ASM, delle dirigenti scolastiche di tre dei cinque istituti comprensivi cittadini (erano presenti la preside del Marconi-Sacchetti Sassetti, Mirella Galluzzi, la preside e la vicaria dell’istituto Alda Merini, Anna Maria Temperanza e Maria Luisa Iacuitto, la vicaria del Minervini-Sisti, Doriana Ficorilli), inoltre una rappresentanza delle realtà sportive con Davide Carlini per NPC Basket Rieti.

Il mini forum, moderato da Sabrina Vecchi dell’ufficio diocesano comunicazioni sociali e ispirato alle tematiche della Laudato si’ di papa Francesco, è stato aperto proprio dalla proiezione di brevi spot prodotti dai ragazzi nei gruppi, con l’intento di aprire il dibattito e di presentare la carta delle 21 proposte avanzate dai ragazzi per promuovere, nei propri ambienti di vita (cominciando dalle aule scolastiche), atteggiamenti virtuosi sia personali che collettivi rispetto a tre macro-tematiche: rapporto fecondo con il creato e vita rispettosa dell’ambiente, capacità di riciclare il più possibile, ridurre l’uso della plastica. Dalla raccolta differenziata in classe, all’uso di carta riciclata e dall’impiego di borracce anziché delle bottigliette di plastica, le proposte sono state sottoscritte e firmate dai partecipanti al dibattito e dai rappresentanti dei gruppi ACR, in vista di portare a compimento impegni concreti rispetto alla consapevolezza della città di Rieti riguardo al Creato. Come ha sollecitato lo stesso vescovo agli artefici degli spot, sbalordito del lavoro di approfondimento già svolto, piccole realtà di «Comunità Laudato si’» saranno possibili solo con il contributo di tutti, in primis dei ragazzi. A concludere il confronto una rivisitazione della preghiera di Francesco da parte del vescovo Pompili.

Al termine del pomeriggio, tutti di nuovo nei locali parrocchiali per condividere la condivisione la merenda, con i cibi preparati durante l’attività dei gruppi 9-11 (con cibi rappresentativi dei cinque continenti), che ha in qualche misura servito la Pace come veicolo incontro per pensare sempre nuove possibilità.

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