Importanti e significativi reperti archeologici di epoca romana sono venuti alla luce nel corso dei lavori di scavo che stanno avvenendo all’interno del cantiere dei lavori di ristrutturazione e miglioramento sismico di Palazzo Aluffi, già sede della Caserma del Gruppo Carabinieri di Rieti, situato proprio difronte ad uno dei prospetti longitudinali del Palazzo papale, sul lato nord-ovest. In tale complesso sono attualmente all’opera le maestranze dell’Associazione Temporanea di Imprese Prima Appalti S.r.l. – B.M.T. Appalti S.r.l. ed Ediltech Lavori S.r.l. con sede in Roma, che si è aggiudicata la gara con il ribasso del 9,50%, per un importo di € 2.463.805,23 comprensivo degli oneri di sicurezza pari, ad € 81.416,71.
L’operazione di recupero ed isolamento dei reperti non è stata conclusa. Essa – secondo dichiarazioni di fonte ufficiosa – si svolge sotto lo stretto controllo della Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio ed è certo che i risultati, a lavori di scavo terminati, saranno resi noti nel corso di una manifestazione pubblica, durante la quale gli esiti dell’operazione, che si annunciano di notevole importanza e valore, saranno presentati ed illustrati. Le opere venute alla luce, una volta sistemate, finiranno per diventare punto qualificante degli attuali circuiti turistici messi in vita dagli operator tour locali.
L’Amministrazione provinciale, subito dopo il trasferimento del Gruppo Carabinieri nella nuova caserma di Viale De Iuliis, si era riproposta di procedere al “ripopolamento” del centro storico cittadino, trasferendovi attività ed istituzioni di grande rilievo per restituire un tono istituzionale alla rocca municipale dove da secoli si addensavano i poteri cittadini principali: quello politico e amministrativo e quello religioso. Il fine di notevole rilievo e denso di significati valoriali tendeva così a rivitalizzare il tessuto sociale e a rimpolpare la frequentazione del centro storico da parte dei reatini che, a seguito del dissennato dislocamento di enti e strutture pubbliche nei quartieri periferici, era diventato un luogo deserto, con il conseguente decadimento di tutte le attività commerciali che da decenni vi operano.
Secondo impegni di carattere politico-amministrativo assunti al tempo dei programmi, la Provincia aveva iniziato con il dislocare in via Roma, presso Palazzo Vecchiarelli, la sede del Consorzio Universitario e il Salone dove avvengono le sessioni di laurea sfruttando il luogo delle feste disegnato dal Maderno quando questi progettò il palazzo per i marchesi Vecchiarelli. Poi tre anni fa, l’Ente stesso aveva abbandonato Palazzo d’Oltre Velino e si era dislocato presso Palazzo Dosi-Delfini appena riportato all’antico splendore dalla Fondazione Varrone. Ora il recupero di Palazzo Aluffi completerà il trittico dei trasferimenti. Dopo la fine dei lavori, il complesso dovrebbe ospitare tutti gli uffici distaccati della Regione Lazio, attualmente situati in via Sacchetti- Sassetti, palazzo ex Standa, secondo un accordo stabilito con l’allora giunta regionale Marrazzo, che ne ipotizzava anche l’acquisto da parte della Pisana.