Scritto come un romanzo, ”Duecento e più anni” di Marcello Bemporad (Grauseditore), racconta fatti reali e personaggi veri. E’ la storia di una famiglia ebraica romana ,a cominciare dal 1799 e dal capostipite Mosè che visse a Pitigliano,detta la Piccola Gerusalemme, fino all’autore, per molti anni manager di rilievo alla Rai e nella Pubblica Amministrazione.
Dalla Maremma a Roma,attraverso due guerre, si snodano le vicende di personaggi singolari ed affascinanti,tratteggiati con affetto in una prosa vivace per i tanti aneddoti narrati ma anche profonda nel legare gli avvenimenti privati al grande flusso della Storia.
Il libro è quindi un affresco documentario e al contempo un lessico famigliare che conferma l’appartenenza della famiglia Bemporad alla tradizione giudaica romana,nonostante l’inconsapevole conversione del padre dell’autore, Flaminio, che,orfano ancora bambino,venne accolto al Collegio Santa Maria e qui ben presto battezzato. Flaminio,ch’è il vero protagonista del libro, crebbe nonostante questo libero pensatore e pertanto veniva in via cautelare regolarmente incarcerato prima di eventi rilevanti organizzati dal regime fascista.
La sentita prefazione di Fiamma Nirenstein rileva proprio l’importanza di questo senso di appartenenza all’identità ebraica,ineluttabile ed incancellabile attraverso le ferite della vita : i discendenti di Mosè,come quelli dell’autore, sono i Ben Porath,i boccioli del ramo,secondo l’etimologia del cognome spiegata nel testo.
– Marcello Bemporad è nato a Roma dove vive e lavora. Avvocato, Maestro del Lavoro. Dopo trentacinque anni di carriera manageriale in Rai con più ruoli dirigenziali ( Capo Struttura, Direttore di Sede, Direttore dei Supporti unificati della Radiofonia RAI ) ha lavorato a Bruxelles,presso la Comunità Europea,come Coordinatore ( Dirigente Generale ) della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Vice Presidente della West Simposium, fa parte del Comitato Scientifico del Comune di Orvieto.