Cascioli: “Effettuate operazioni correttive per errata contabilizzazione rendiconto 2015”

 
Di seguito una dichiarazione dell’assessore al Bilancio del Comune di Rieti, Sonia Cascioli:
“Il rendiconto della gestione 2016 approvato oggi in aula rispetta i Piani di rientro trentennali, ovvero il Piano di riequilibrio pluriennale (15.598.663,46 euro), il disavanzo straordinario da riaccertamento (19.138.420,85 euro), il debito residuo derivante dall’anticipo di liquidità (DL 35/2013) e successivi rifinanziamenti (44.033.132,75 euro). L’obiettivo per il 2016, in termini di rientro sui piani trentennali pari a 78.770.217 euro, è stato pertanto rispettato.
Si sono rese altresì necessarie delle operazioni correttive rispetto alle modalità errate di contabilizzazione del DL 78 nel rendiconto 2015. Tali risorse, infatti, non erano state accantonate nel Fondo Anticipi Liquidità come previsto dalla Corte dei Conti (delibera n. 103/2016).
L’anticipo di liquidità deve avere carattere neutrale ed essere contabilizzato in apposito fondo per escludere qualsiasi possibilità di uso improprio dell’anticipazione per finalità di finanziamento di nuova spesa o di ripiano di disavanzi pregressi. Oltre a ciò è stato ricalcolato il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, adottando il metodo analitico ovvero un metodo più prudenziale come previsto nel principio contabile 4.2 del d.lgs. 118/2011.
Al fine di salvaguardare la tenuta di bilancio, le maggiori disponibilità derivanti da minor disavanzo pari circa a 3 milioni di euro, sono state accantonate a due Fondi istituiti ex novo, ovvero il Fondo Rischi e il Fondo Altri Accantonamenti. Il primo per far fronte al pagamento di oneri derivanti dalle sentenze di contenziosi che negli anni pregressi sono stati moltiplicati e usati come mezzo strumentale per dilazionare nel tempo i pagamenti e rappresentando, pertanto, un rischio potenziale a carico del bilancio.
Il secondo Fondo è stato creato a salvaguardia del bilancio per eventuali ulteriori sopravvenienze passive. È stata, pertanto, adottata una politica estremamente prudenziale a tutela della tenuta dei conti. Un’azione necessaria in un bilancio gravemente esposto a contenziosi troppo spesso evitabili e che stanno mostrando i propri effetti negativi nelle sentenze di condanna e nei decreti ingiuntivi di pagamento”.