12 giugno, Giornata Mondiale contro lo sfruttamento minorile. Silena D’Angeli: “Troppi i bambini sfruttati nel 2019”

Il 12 giugno, ricorre la Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile, unisce governi , imprenditori, lavoratori per rendere nota la difficile situazione in cui versano molti bambini e quali strumenti adoperare per poterli aiutare ad arginare questo fenomeno, sempre più dilagante .

Moltissime persone sono coinvolte in confronti armati, situazioni di vulnerabilità ed ogni anno ci sono vittime di eventi catastrofici, ricorda la dott.ssa Silena D’Angeli, Presidente del Centro Antiviolenza Angelita .

Le guerre, i disastri generano effetti devastanti sulla vita degli individui colpiti. Le guerre mutilano, uccidono e feriscono le persone costringendole a fuggire da casa. I bambini sono i primi a soffrire di queste situazioni, le scuole ed i servizi a loro dedicati vengono completamente distrutti.

Molti di loro vivono come rifugiati in altri Paesi, altri profughi interni nel loro Paese e divengono oggetto del traffico e del lavoro minorile. In Italia si registrano casi di lavoro minorile e di abbandono delle scuole a solo 14 anni.

E’ necessario pertanto sollevare il tema ed intervenire con urgenza per contrastare il fenomeno nelle zone colpite. Occorre sviluppare le aree e porre fine alla schiavitù moderna , al traffico di esseri umani ed assicurare l’eliminazione di ogni forma di lavoro sotto i 15 anni.

In Italia l’art. 37 della Costituzione recita: “La repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione” ed ancora “la legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato”.

Ricordiamo che la  legge n. 977/67 (Tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti), ancora vigente, che fissa a 15 anni l’età minima di ammissione al lavoro e, in ottemperanza al disposto costituzionale (art. 37), segna il distacco della disciplina legale del lavoro dei minori da quello femminile fino ad allora equiparati ed accomunati a livello normativo.

Le ultime stime a livello globale indicano un peggioramento, un bambino su 4 è coinvolto in traffici di lavoro , schiavo di intere famiglie. A questi dati è necessario aggiungere i bambini vittime di tratta e soprattutto le ragazze escluse dalle indagini che si basano su dati riguardanti le famiglie .

E’ necessario sviluppare nuovi sistemi di raccolta dati e garantire che questi bambini invisibili diventino realtà e vengano aiutati.

Per far sì che ciò avvenga, è necessario sviluppare progetti nuovi esortando governi e donatori ad aumentare gli investimenti per un’istruzione accessibile oltre a sostenere misure di protezione sociale per tutti i bambini .

Si auspicano maggiori attività didattiche di potenziamento e recupero in ogni istituto scolastico al fine di ridurre la dispersione scolastica e abbattere la cultura dell’illegalità, sottraendo alla criminalità organizzata nuova potenziale manovalanza”.

“Io credo che i bambini nel mondo debbano essere liberi di crescere e diventare adulti, in salute, pace e dignità.” (Nelson Mandela)

Silena D’Angeli
Centro Antiviolenza Angelita Rieti

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