Vorrei essere la Greta Thunberg paladina dei pendolari di Rieti

“Vorrei poter essere una Greta Thunberg paladina dei pendolari di Rieti, ma non saprei a chi rivolgere i miei slogan e i miei appelli. Non saprei nemmeno quali appelli e quali slogan.

Da un lato ci sono pendolari che devono recarsi a prendere un pullman Cotral per andare a Roma ma non sanno dove parcheggiare la macchina e che vorrei invitare ad una battaglia per ottenere un parcheggio di scambio.

Da un’altra parte ci sono i pendolari del treno, che oltre a non saper dove parcheggiare la macchina, non hanno sufficienti orari e sufficienti collegamenti diretti per andare a Roma ai quali vorrei chiedere di lottare per ottenere più collegamenti diretti.

Poi ci sono tutti quei pendolari che senza una macchina a disposizione, sono tagliati fuori da numerosi collegamenti (gomma o ferro indifferentemente), perché non supportati da un’efficiente collegamento ASM, tarato sugli orari di arrivo e partenza dei pullman Cotral e dei treni Trenitalia dalla stazione centrale ai quali vorrei spingerli a richiedere tutti insieme il potenziamento o l’ottimizzazione delle corse ASM.

Poi ci sono “le istituzioni” alle quali ci si rivolge per chiedere un parcheggio di scambio alla stazione con tariffe agevolate, e ne fanno realizzare uno a pagamento e privato davanti all’ospedale della città alle quali vorrei poter dire “ma perché quello davanti all’ospedale si e quello vicino alla stazione no”.

Poi c’è un comitato di rappresentanza dei pendolari che dovrebbe esercitare tutto quanto detto precedentemente, catalizzando ogni tipologia di pendolari verso una serie di richieste di miglioramento del trasporto comunale e regionale, per le quali lo stesso abbia effettuato analisi e ascoltato esigenze, al quale vorrei chiedere perché abbia accettato passivamente il taglio di 56 corse dirette Rieti Passo Corese, o perché non esiga il trasporto dei bagagli nelle bagagliere OBBLIGATORIO, perché non esiga la messa in sicurezza e a norma del Codice della Strada delle tante fermate Cotral pericolose lungo la Salaria, perché non esiga che a bordo pullman vi sia sempre attivo il servizio di annuncio fermate per non vedenti, perché non esiga il totale e continuo controllo a bordo dei titoli di viaggio, perché non spinga mai sulla richiesta di più collegamenti ferroviari diretti via Terni soprattutto nella prima mattinata e nel tardo pomeriggio, perché non chieda che la stazione ferroviaria sia nuovamente sottoposta a chiusura notturna e ancora del perché non sia più presidiata durante il giorno come avveniva durante la giunta Pietrangeli.

Poi ci sono i rappresentanti locali dei cittadini, chi in quota al Parlamento, chi in quota al consiglio regionale che dovrebbero guardare meglio al territorio, intervenendo laddove il territorio ha carenza di servizi e ai quali vorrei chiedere…. DOVE SIETE…..COSA STATE FACENDO…COSA STATE VERIFICANDO…e soprattutto….DI TUTTE LE COSE CHIESTE E RICHIESTE…QUANTE NE AVETE ASCOLTATE E FATTE VOSTRE???!!!

Di fatto, ci si sposta male in città, non si riesce a raggiungere ottimamente la stazione ed il capolinea di Rieti, si viaggia verso Roma con tempi non inferiori ai 100 minuti, non si ha più a disposizione un’interscambio efficiente a Passo Corese, non se ne ha uno decente a Terni per ii treni e soprattutto non si fa nulla per migliorare.

I bimodali nel 2021? Per fare cosa…per percorrere il viaggio Rieti Roma con una decina di minuti in meno rispetto agli attuali 110/120 ma con tutte le incognite di mancate coincidenze per treni dirottati in lenta o per ritardi accumulati ad Orte per privilegiare l’AV? Quando ancora non si riesce ad eliminare un’autorizzazione per utilizzare questa tratta e che ci taglia fuori dalla Carta Tutto Treno del Lazio, perché si transita su altra regione proprio perché “autorizzati”?

Uno slogan però mi viene facile farlo a tutti, valido per tutti neri rossi bianchi… e cioè continuate pure nella vostra ricerca della felicità dentro le vostre 4 mura protette dalla ZTL, ad esaltarvi per un carrello rimosso nel Velino o per aver negato a 30 famiglie di aspirare a stabilizzarsi in questa città perché vincitori di un posto di lavoro, di vantarvi di aver risanato le casse comunali aderendo ad un decreto “salvaculo” a scapito dei cittadini senza mai aver fatto un po’ di più di quanto conveniva fare, di gongolarvi nel tappezzare le vetrine del centro storico per “incentivare” imprenditori ad investire a Rieti.

Una cosa però vorrei dirvi, se non si riesce noi cittadini facilmente a spostarsi per cose banali oltre le nostre 4 mura, come pensate che possano investire imprenditori che hanno necessità di stare al passo con i tempi e quindi di spostarsi, accogliere ed incentivare clienti a raggiungerli se non garantiamo NULLA in termini di vie di comunicazione e di trasporti regionali??”

Di Riccardo Catelli